giovedì 12 aprile 2012

Pillola di saggezza



La signora Albina è la mia vicina di casa. Il suo orto e il mio giardino sono separati da una rete metallica verde; io vedo lei e lei vede me e spesso ci fermiamo a scambiare due chiacchiere, solitamente sull’andamento famigliare. Lei è rimasta vedova qualche anno fa; il marito, il signor Eliseo, era il cugino di mio suocero e la somiglianza tra i due era così netta da farli sembrare fratelli. È normale, quindi, che tra noi e l’Albina sia rimasto un legame affettivo: lei si preoccupa di noi, come noi di lei.
La scorsa settimana ci siamo volutamente aspettate nei nostri angolini verdi, per scambiarci gli auguri pasquali e l’Albina, sempre con la discrezione di chi ha paura di rubare troppo tempo agli altri, ha lasciato parlare il suo cuore e, con le lacrime agli occhi, mi ha regalato una pillola di saggezza che non dimenticherò facilmente.

“La vita è fatta di piccoli momenti felici – ha detto – bisogna saperli riconoscere e viverli senza lasciar loro il modo di sfuggire via dalle nostre mani, perché ogni attimo perduto non ritorna più e nessuna occasione che si ripresenterà sarà uguale a quella che abbiamo perso. Pertanto approfittiamo anche di quel piccolo momento in cui decidiamo di prendere un caffè con qualcuno, il marito, il papà, un’amica; può sembrare poco, ma se è vissuto con piacere, non potrà che portare un po’ di felicità.”

Le sue parole rivelarono tanta nostalgia per un passato ricco di affetti perduti e la tristezza per un presente forse un po’ troppo vissuto nella solitudine dei suoi ottant’anni. Anche ai miei occhi sono salite le lacrime e dalla mia bocca non è uscito altro che un “Ha ragione, Albina…”
Se non fosse stato per quella "semplice rete metallica", che comunque mette un divisorio alle nostre due vite, avrei stretto quella donna in un abbraccio per farla sentire un po' meno sola.

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