venerdì 1 settembre 2017

1° settembre, buon capodanno!




Eccomi, pimpante come dopo una vacanza. Anzi due.
Quest’anno mi è toccato di fare due vacanze, una al mare e una in montagna. A volte succede.

La vacanza al mare è stato un regalo di compleanno. Sono stata spedita alle Cicladi:  Mykonos, Amorgos, Koufonissi, Delos, isole meravigliose delle quali sento ancora addosso la carezza del vento. Me l’avevano detto che il bagliore derivato dal gioco di contrasti tra l'azzurro di cielo e mare con il bianco delle case, è qualcosa che rimane per sempre stampato nella memoria. Ed è così.



La vacanza in montagna, invece, è l’ormai tappa fissa in Val Pusteria, con gli amici di sempre, alla scoperta di itinerari ogni volta diversi. 
A chi pensa che la montagna non abbia nulla da offrire dico che sia ora di ricredersi.  Oltre al clima, che è più tollerabile, la montagna ha il potere di rimettermi in sesto. Le passeggiate tra il verde degli alpeggi, alla ricerca dei sapori genuini; le escursioni fino in cima alle vette, dove gli scenari lasciano ancora con il fiato sospeso; la cordialità della gente di montagna, che non è vero che è chiusa in se stessa, hanno il potere di ricaricarmi le batterie.






E poi ci sono le città da visitare. Ogni volta scopriamo che c'è qualcosa di diverso rispetto l’anno precedente, ed è bello rendersene conto, significa accorgersi delle piccole cose che cambiano. Quando siamo in città, mi piace fare una sosta a metà mattina per il caffè e vedo che questa mia abitudine è ben apprezzata anche dai miei amici. A volte ritorniamo dove ci hanno fatto star bene, ma è bello scoprire anche posticini nuovi e sentirsi coccolati da un buon caffè servito da un sorriso e due parole gentili.
Per voi, non è stimolante conoscere tradizioni e abitudini di quei luoghi che non vi appartengono?
Io ne sono entusiasta, a partire dal primo sguardo alla finestra adornata da una cascata di fiori.
 
E quando piove, in montagna, credetemi, non è vero che è una tristezza unica! Si crea un’atmosfera che lascia senza parole, ed è proprio in quel momento che entra in gioco l’ospitalità della gente! Provate se vi capita, avrete modo di abbattere un luogo comune.


Sento già la nostalgia di quelle montagne, sebbene sia ritornata solo da qualche giorno. Sento già la nostalgia per le vacanze in genere. 
Per il prossimo anno dovrò organizzarmi meglio: richiesta di asilo politico all’Alto Adige da giugno a settembre. Sono disposta anche a rastrellare il fieno nei prati, pur di non essere perseguitata dal caldo eccessivo!

Alla fine, però, anche il peggio passa. Voglio dire, il grande caldo, da oggi, dovrebbe essere finito e con le temperature più accettabili è tutta un’altra storia! Sentito che bel frescolino stamattina? Ho già voglia di mettermi all’opera.

Quindi, ricomincio da qui, da oggi, 1° settembre, che è un po’ il mio capodanno.
Da oggi programmo i miei obiettivi, prendo nota delle cose che vorrei e dovrei fare e porto  a termine quelle lasciate in sospeso.
Sarà un periodo impegnativo, lo so, ma non mi spaventa.
È ben più pericoloso non aver nulla da fare.


4 commenti:

  1. Settembre come Capodanno ci accomuna: buon tutto!

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  2. Un augurio speciale anche a te, Alda: che settembre sia generoso di ottimi frutti!

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  3. vale anche per me : settembre uguale capodanno ...inizio la lista delle cose "to-do"...baciiii

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