È la stagione che preferisco. Nel
giardino, ogni giorno, spunta qualcosa di nuovo. Non so più dove appoggiare gli
occhi.
Non sono una brava giardiniera,
tuttavia mi piacciono i fiori e non mi arrendo dal prendermene cura.
Non so quando seminare, quando
sia meglio potare e come agire su afidi, pidocchi e affini; ma so quando è ora
di tagliare l’erba e quando bisogna annaffiare ;-)
In questi giorni, a dire il vero,
sono stata bloccata dall’influenza, ma prima di dichiarare il mio KO non mi
sono fatta mancare il SAKURA MATSURI, ovvero la festa dei ciliegi in fiore.
È un evento tipico che in Giappone
si festeggia dall’inizio di marzo, fino a metà maggio, questo perché l’arcipelago giapponese si estende in una
vasta area, da nord a sud, tale da essere suddivisa in ben sei zone climatiche.
Anche qui da noi sta prendendo
piede l’Hanami, cioè l’usanza di godere
della bellezza degli alberi in fiore. Basta guardarsi attorno per capire da
quanti ciliegi siamo circondati. Non necessita che siano alberi da frutto, ci
sono delle tipologie di ciliegio che vengono utilizzate come ornamenti urbani.
Non chiedetemi l’esatto nominativo perché, da “pollice poco verde” quale sono,
non ve lo saprei dire; so solo che, in questo periodo, sono stracarichi di
fiori bianchi.
A Roma, nel quartiere dell’EUR,
alla fine degli Anni ’50 fu inaugurata la Passeggiata del Giappone, una strada pedonale e
ciclabile che attraversa il Parco Centrale del Lago; in quell’occasione il
primo ministro giapponese, che era in visita ufficiale in Italia, donò alla
città, a nome del proprio governo, numerosi sakura,
la varietà dei ciliegi ornamentali giapponesi che ancor oggi, nel periodo
di fioritura, attira parecchia gente per la classica passeggiata.
L’Hanami è una tradizione molto antica che in Giappone suscita
addirittura lo spostamento di milioni di persone. Oltre ad ammirare queste
bellissime fioriture, organizzano dei sostanziosi picnic da consumare all’ombra
degli alberi fioriti. Tutti fanno in modo di poter assistere in qualche maniera
a tale bellezza e, addirittura, viene variato l’orario lavorativo per far sì
che ognuno possa parteciparvi. Inoltre, alla radio e alla televisione, vengono
emessi dei veri e propri bollettini,
come quelli meteorologici, che informano la popolazione quando inizia e per
quanto tempo dura la fioritura!
Perché tanti ciliegi in
Giappone…?
Pare che il tutto sia legato ad
un’antica leggenda, una tra le tante che fanno del Giappone un Paese attraente.
Si racconta che questi alberi furono piantati nel VII secolo d.C. dal sacerdote
En-no-Ozuno, e che avesse scagliato una
maledizione contro chiunque osasse abbatterli. Comunque sia andata, questi
alberi sono divenuti la varietà giapponese per eccellenza, conosciuta in tutto
il mondo.
Nel Monferrato, lo scorso fine
settimana (ma anche il prossimo, nel caso qualcuno ci volesse andare), alcune
associazioni culturali si sono riunite alla Cascina Cerola di Franchini di Altavilla, per organizzare una festa
che celebra la fioritura dei ciliegi.
La nostra è stata una
meravigliosa passeggiata tra gli alberi in fiore, con il tipico sottofondo del
ronzio delle api al lavoro; un viaggio
culturale passando dalla pittura tradizionale (Sumi-e), alla bellezza delle
perle di muschio (Kokedama); dalle
antiche arti di combattimento (Aikido e Karate) al tiro con l’arco tradizionale
giapponese (Kyudo); dal Feng shui , Reiki e Shiatsu, per l’armonia e il
benessere della persona, all’arte della disposizione dei fiori (Ikebana).
Cosa dire? Ne sono rimasta
affascinata al punto che, a casa, ho ripreso tra le mani il volume di Fosco Maraini, Ore Giapponesi.
È stata anche l’occasione per
fare un bel giro tra le riposanti colline del Monferrato che, in questo periodo
di rinascita, ostentano dei colori spettacolari:
il verde brillante dei prati...
le tonalità di marroni della terra, dissodata da poco...
il giallo dei campi di colza...
le tonalità di marroni della terra, dissodata da poco...
il giallo dei campi di colza...
bellissimo questo post!!! brava marinella !!! mi hai regalato un attimo di leggiadra felicità...
RispondiEliminaSono felice Robi, per così poco... Ciao!
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