venerdì 25 marzo 2016

Una piccola amica, un po’ di ottimismo e un pensiero di Pace





Ho un’amichetta di 8 anni che è un’ottimista di categoria A.
Quando l’insegnante di matematica, rivolta alla classe, chiede quante probabilità ci siano che una squadra di calcio vinca il campionato, avendo vinto 1/10 delle partite, tutti i bambini, scuotendo la testa, rispondono nessuna; perché la matematica, non essendo un’opinione, per quella squadra, vincere una partita su dieci, significa essere in fondo alla classifica. La risposta della mia piccola amica, invece, ha commosso anche la maestra:

-          Perché non hanno nessuna possibilità?!... se ci credono, ce la possono fare… il campionato non è finito! –
 
Sono convinta che la mia amichetta avrà successo nella vita, non può essere diversamente. Io ho un bel po’ di cose da imparare da lei; la prima è che devo ascoltare di più quella vocina dentro di me che, negli anni, la ragione ha messo a tacere, perché, tutte le volte che l’ho fatto, quella vocina non mi ha mai delusa.
***
Amo la vigilia più della festa. Uscire alla mattina presto, in bicicletta, per andare al mercato, mi mette allegria. I preparativi mi entusiasmano. Fuori può esserci il sole oppure la pioggia, a me non importa: quando sono ai fornelli, nulla mi sfiora, se non una specie di serenità, un misto di soddisfazione e piacere che mi elettrizzano anche se sto cucinando due banali ovetti per osservare il venerdì santo.
E mentre cucino, la fantasia vola. A volte annoto una riflessione dalla quale nasce un augurio da mandare agli amici; altre, invece, il pensiero è così profondo che si concretizza poco dopo.
Vi è mai capitato di pensare intensamente a qualcuno e, dopo qualche momento, suona il telefono e la persona alla quale stavate pensando è dall’altra parte dell’apparecchio? A me sì, tante volte, e quando mi succede ne sono orgogliosa perché è la prova che, quando si crede profondamente in qualcosa, attorno a noi si propaga una certa energia, grazie alla quale certe cose accadono davvero (la mia piccola amica ha ragione quando dice che bisogna credere in ciò che si fa!)
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Oggi, mentre ero davanti al lavello a pulir verdure, pensavo che, in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, non sia semplice essere ottimisti. Le notizie di questi giorni mettono a dura prova anche chi gode di una profonda Fede. Tuttavia, penso che sia giusto coltivare la ben più debole Speranza, piuttosto che non avere nulla in cui credere. Pertanto, siano i nostri pensieri portatori di Pace, perché ci siano sempre bambini spensierati e adulti degni di quei bambini; per il loro futuro e per il nostro; e perché non ci sentiamo mai abbandonati dalla nostra Fede, anche se a volte le circostanze non sono del tutto favorevoli.
Buona Pasqua!

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