martedì 3 settembre 2013

S come SLOW TRAVEL

(Foto Google)




“Vi fu sempre nel mondo assai più di quanto gli uomini potessero vedere quando andavano lenti, figuriamoci se lo potranno vedere andando veloci.”

(John Ruskin)



“…Spazio e tempo si sono contratti e oggi si percorrono distanze sempre maggiori in tempi sempre più brevi. Il faticoso e lungo avvicinamento al paese che si vuole visitare, che tanto contribuiva a caricare di senso i viaggi del passato, è stato di fatto annullato. Ci si trova a destinazione in un batter d’occhio, con i soli rischi di un overbooking, di una coincidenza persa o di una valigia smarrita. Anche il ritorno ci catapulta violentemente nella realtà quotidiana, così che spesso non abbiamo tempo per rielaborare le esperienze vissute…

…Perché il viaggio torni a occupare un posto centrale nella nostra vita, bisogna restituirgli quell’aspetto rituale che ne investe l’intero percorso, fatto oltre che da partenza, transito e ritorno, anche dell’attesa prima e dalla rielaborazione personale poi…

…Continueremo a scegliere fra i tanti mezzi a disposizione, a prendere l’aereo o i treni ad alta velocità per abbreviare i trasferimenti e a viaggiare in auto per godere della grande libertà di spostarci e di sostare a nostro piacimento, raccogliendo gl’infiniti spunti che la strada offre. Ma continueremo anche a usare treni locali e corriere, perché solo i mezzi pubblici e lenti ci permettono di fare un viaggio nel viaggio… Condividere con le persone del posto la fatica degli spostamenti, facilita i rapporti e la comunicazione con loro…

…Accettiamo allora con tranquillità che altrove ritmi ed efficienza abbiano modalità diverse da quelle nostre abituali e cerchiamo di essere noi quelli che vi si adeguano, oppure rassegniamoci a essere dei turisti per caso che girano il mondo facendo zapping e muovendosi in tondo attorno al proprio centro...”


(Anna Maspero - A come Avventura. Saggi sull’arte di viaggiare)

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