venerdì 30 agosto 2013

Errata corrige


Foto by EmmePi



A pagina 16 del settimanale NovaraOggi dell’edizione odierna, una foto mi ritrae di fianco all’articolo scritto da Ester Milani, in seguito ad un’intervista avvenuta lo scorso lunedì.


Il titolo a lettere cubitali dice: “Perde il lavoro e combatte la crisi in punta di penna” e poi l’articolo riassume a grandi linee la mia passione per la scrittura.

Vorrei, però, fare qualche precisazione.
Prima di tutto avrei voluto essere collocata nella pagina culturale o almeno in quella di appartenenza della città in cui vivo, che non è Cameri, né Romentino (non vogliatemene…) ma Galliate; poi, per non dar adito ad inutili chiacchiere da bar, vorrei dire che è vero solo in parte che il lavoro che svolgevo fino a due anni fa era quello dell’addetta agli acquisti; il mio lavoro era quello dell’Operatore di Sistema al Centro Elaborazioni Dati. Lo sottolineo perché so bene che saranno già partite le solite voci, pronte a fare inutili puntualizzazioni; ma di questo ne faccio una ragione di scarsa importanza, poiché ho dato un bel colpo di spugna al passato.

Lo scopo dell’intervista con la sig.ra Milani era quello di presentare la mia prima pubblicazione, della quale nell’articolo non si fa riferimento né della data di uscita, né, cosa importante, del titolo e della casa editrice.
E poi l’intestazione lascia intravedere una condizione che non mi appartiene. È probabile che la redazione abbia preferito un titolo così d’effetto per attirare maggiormente l’attenzione dei lettori, trascurandone il vero significato per esigenze di copione, cioè per trasmettere al lettore che in un momento di recessione ci si può inventare delle alternative per rimanere a galla. Il fatto è che non è così.

La scrittura non mi permette di combattere la crisi.

Il libro non è ancora uscito quindi, non posso fare alcuna stima economica che ne garantisca il mio futuro; inoltre il mio blog, a differenza di molti, è un blog “pulito”, vale a dire, non contiene alcun tipo di pubblicità dalla quale io possa percepire la benchè minima percentuale.

Sto combattendo la crisi rivalutando le cose che possiedo, rimettendo a nuovo quel che era stato messo da una parte perché considerato “ormai passato” e ringrazio prima di tutto Giovanni, mio marito, e le persone in cui credono nella sua professionalità e per fortuna, gli hanno confermato un lavoro che, per un breve periodo di tempo, era stato messo a rischio.
Ringrazio mio suocero e il suo costante lavorio nell’orto. Per ultima, ma non certo perché di poca importanza, ringrazio la sana famiglia che ho alle spalle, con la mamma, non più efficiente, ma ancora divulgatrice di grande Amore, e di un papà che solamente seguendone l’esempio mi sento ricca e ancor di più. Una famiglia soprattutto unita.
Con tutte queste persone, la maestra Edda, che ha sempre creduto nelle mie potenzialità e con i miei amici, fonti costanti di spensieratezza, ecco: con tutti loro sto combattendo la crisi!

Non era quello che si legge l’esatto taglio che avrei voluto dare all’articolo. Forse ad un’intervista bisognerebbe dedicare più tempo e avere idee più chiare su cosa si vuole prima sapere, poi scrivere.

1 commento:

  1. è successa la stessa cosa a me .... stessa testata altra penna .....
    ciao :)
    silvia b

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