venerdì 24 maggio 2013

La bambina che è in me



Quando sono stanca, mi piace leggere libri per bambini. È strano? No che non lo è.

Leggere libri per bambini spazza via le tensioni e le preoccupazioni; riporta la mente al giusto equilibrio; dona serenità e permette di pensare in stampatello, cioè con quel sistema facile ed innocente tipico dei bambini, che non è sintomo di immaturità  per noi adulti, anzi: è un ritornare alla semplicità, un incontro con la nostra essenza istintiva che, purtroppo, negli anni abbiamo perso per la strada.

L’altra sera ho visionato due libri per bambini. Bellissimi. Li ho sfogliati e subito mi sono persa nelle loro immagini, liberando la fantasia. Due storie diverse, due libri geniali.

E ieri pomeriggio mi sono regalata una coccola, anzi più di una, a dir la verità. Sono entrata in una piccola libreria a curiosare tra gli scaffali. Come si fa a non curiosare in una libreria? Con tutti quei volumi sparsi qua e là, così invitanti, pare vogliano dire: sfogliami. E io ne ho sfogliati qualcuno fino ad adocchiare quelli appena arrivati, posti sul banco in attesa di essere esposti. Il caso vuole che fra quelli c'era proprio il libro che avevo visionato la sera prima.

- È solo un caso oppure è un segno e come tale va interpretato?-

Non lo so. Però ho comperato il libro e, prima di dormire, ieri sera l’ho letto. Tutto, dall’inizio alla fine. I libri per bambini si leggono così: tutto d’un fiato, quando si chiudono è perché la storia è finita.
Le parole suonano semplici, senza troppi raggiri per arrivare alla sostanza. Le immagini raccontano la storia più delle parole e un libretto di poche pagine potrebbe tenermi impegnata molto più del tempo previsto per la sola lettura.

Adoro i libri per bambini e ieri è stata una giornata stancante, finita con un fantastico libro tra le mani che mi ha fatto sognare ancor prima di chiudere gli occhi.

La casa dei pasticcini in disordine – Sandra Dema e Chiara Gobbo – Edizioni Astragalo.

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