martedì 29 maggio 2012

Terremoto



Che esperienza quella di sentirsi tremare la terra sotto i piedi! E pensare che la mia è stata solo una spiacevole sensazione...
Per chi come me spesso è colpito da capogiri, dovuti alla pressione sanguigna ballerina, forse alle 9.00 di stamattina non si è subito reso conto di ciò che a chilometri di distanza stava capitando.
Ero seduta, infatti, al tavolo della cucina,  quando uno dei miei “svarioni” mi ha lasciato anche un certo senso di nausea; ho pensato:” Eccoci, ci risiamo… un’altro sbalzo di pressione…” e mi sono preoccupata di mettere le gocce prescritte dal medico a portata di mano, nel caso si verificasse ancora nell’arco della giornata.
Invece si è trattata di una nuova scossa di terremoto, una devastante scossa, che ha messo nuovamente in ginocchio le terre emiliane, già duramente colpite nella notte del 20 maggio.
La seconda scossa, quella delle 12.57 non è stata come quella precedente; questa volta qualcuno ha bussato ai vetri della porta della cucina e, credendo che fosse realmente qualcuno, mi sono apprestata ad andare ad aprire con la sorpresa di vedere mio cugino in giardino che mi dice: “Sono uscito a vedere che cosa sta succedendo, perché ho il mobile che continua a vibrare”. Ancora il terremoto con un’altra scossa  sconvolgente. La radio, infatti, neanche il tempo di rendermi conto, stava già dando la notizia e alla tv comparivano le prime immagini di una terra sfregiata, case distrutte e capannoni di aziende che proprio oggi avevano riaperto per la “ricostruzione”; soprattutto, però, la notizia di un imprecisato numero di vittime.
La notte del 20 maggio, invece, a svegliarmi è stato un sinistro rumore che ancora oggi non so spiegare; forse le imposte o forse l’armadio stesso, seguito, ancora, dal senso di nausea. Mi sono preoccupata seriamente ed ho acceso la luce dell’abat-jour, pensando di non stare troppo bene. Invece stavo benissimo, nessun capogiro: solo il letto che inspiegabilmente vibrava sotto di me. Giovanni, che ha realizzato subito l’accaduto, mi ha “rassicurata” dicendo che si trattava di una scossa di terremoto.
RASSICURATA???
Non sono stata più in grado di riprendere il sonno, mentre lui, un minuto dopo, aveva già il respiro pesante di chi dorme profondamente!
Dicono che la zona in cui abitiamo non sia sismica. Neppure quella emiliana doveva esserlo, invece, è l’eccezione che conferma che non ci sono regole precise.
È inutile: l’uomo ha fatto grandi passi con la ricerca e con lo studio, è vero; ma non è superiore alla forza e all’energia di Madre Natura e lo conferma il fatto che ogni volta rimaniamo colpiti senza alcun preavviso. Ogni volta cadiamo e ci rialziamo con una dose maggiore di arroganza e di mancanza di rispetto per quelle che sono le leggi principali che regolano la vita umana. Forse se imparassimo a rispettare di più tutto ciò che ci circonda eviteremmo davvero questa devastante arrabbiatura della Grande Madre.

Una preghiera particolare per ricordare chi, con l’intenzione di salvare il salvabile, oggi ha perso la propria vita.


2 commenti:

  1. In effetti credo che i terremotati stiano vivendo un dramma e un disagio non indifferente. Parlando con Gian luca gli ho detto: ma pensa se perdessimo la casa con tutto ciò che ci sta dentro cosa faremmo? In questi casi la solidarietà e l'aiuto di tutti diventa fondamentale per i colpiti dal sisma. Stavo pensando di organizzare una corsa podistica con raccolta fondi da devolvere ai terremotati: sarà poco ma se tutti in Italia mettessimo in piedi iniziative simili si potrebbero raccogliere parecchi euro utili per ridare una casa a chi non l'ha più. Ciao Mary da Lucy

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    1. Hai ragione. Un detto dice: PIUTOST CHE NIENT L'E' MEJ PIUTOST ed è vero: in fondo anche il mare è formato da tantissime piccole gocce. E così anche la macchina della solidarietà. Se organizzi qualcosa, piacere di collaborare! Ciao

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