lunedì 12 dicembre 2016

Quattro passi e qualcosa di più




 Mi piace uscire a camminare quando fa freddo. Stare all’aria aperta sento di star bene. Il freddo non mi spaventa, anzi, mi risana, mi fa sentire più energica.
Che io vada per commissioni o che la mia sia una passeggiata su un sentiero di montagna, sento di sprigionare pensieri positivi e mi stupisco di provare meraviglia per ciò che mi circonda: un fiore di Elleboro già sbocciato, una foglia a forma di cuore o un addobbo appeso alla porta di una casa.


Il lago è l’ambiente che preferisco in assoluto. Non so da cosa derivi questo mio impulso affettivo, so solo che il paesaggio lacustre mi rilassa e mi ricarica le batterie.
La scorsa domenica abbiamo fatto una lunga passeggiata sulle alture che si affacciano sul Lago di Como, di fronte all’Isola Comacina. È stata una piacevole camminata, per la gran parte esposta al sole. Un pallido sole, per la verità, velato da sottili strati nuvolosi che rinfrescavano l’aria, altrimenti tiepida e piacevole.


In questa stagione, anche se i raggi di sole sono flebili, attivano comunque le endorfine, responsabili di piacevoli sentori di serenità, e la sintesi della vitamina D, indispensabile per il benessere delle ossa e dei muscoli. Bisogna solo superare la pigrizia che ci fa preferire il divano a quattro passi all’aperto.
Il segreto per non sentir freddo è  di non fermarsi. Il nostro corpo, infatti, reagisce per preservare il proprio calore in modo naturale, anche se esposto per un certo periodo a temperature basse. Mi capitava, quando uscivo per andare in centro, a piedi, di arrivare a destinazione un po’ accaldata; tutto questo perché mi coprivo troppo.
Bisogna trovare un equilibrio, come in tutte le cose. Certo: se il nostro scopo è quello di fare i romantici e fermarci al parco a leggere un libro, seduti sulla panchina… beh, forse una coperta fa il caso nostro! Ma per una camminata, sebbene lunga come quella di ieri, non serve vestirsi troppo.
Ieri sera non sentivo neanche la stanchezza, sebbene a conti fatti, avessi percorso una decina di chilometri tra salite e discese. Quando si è in buona compagnia e ci si sente in armonia, soprattutto con noi stessi, tutto intorno assume l’aspetto della meraviglia e questa è una delle abitudini felici che ognuno di noi può concedersi ogni volta che lo desidera.

Oggi vi lascio un consiglio di lettura. Si tratta di un libro per bambini che, però, saprà regalare anche a voi adulti un piacevole momento di relax.
A proposito di giornate invernali vi segnalo Le invenzioni antifreddo di Stìna, una fiaba della scrittrice islandese Lani Yamamoto, che parla di una bambina che passava le sue giornate rintanata sotto il piumone, senza conoscere il piacere di mangiare un gelato o di giocare con gli altri bambini a palle di neve, sempre alla ricerca di qualcosa che la riparasse dal freddo. Tutto questo fino a quando, caduta in un sonno senza sogni, viene svegliata da due bambini che bussano alla porta della sua casa e le insegnano a guardare il freddo da un altro punto di vista. E Stina suggerisce ai due bambini come preparare la migliore cioccolata calda che abbiano mai assaggiato.
Una bellissima storia che insegna anche a noi adulti a non essere così risolutivi contro il freddo… e a preparare una cioccolata calda con un ingrediente che fa davvero la differenza!
Enjoy!



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