venerdì 6 febbraio 2015

La ragazza dagli orecchini di turchese.



La signora Fabrizia del negozio dove faccio la spesa, ieri mi ha fatto i complimenti per gli orecchini che indossavo. La signora Fabrizia, se sapesse che quegli orecchini li ho da quando avevo poco più di vent'anni, strabuzzerebbe gli occhi fino a farli diventare due piccole fessure e poi cercherebbe di indovinare la mia età.

Lo so che è così. Non è la prima volta che la signora Fabrizia elargisce complimenti a mio favore in cambio di informazioni. Ma io sto sul vago. Sembra che muoia dalla voglia di sapere la mia età e siccome io non le do molta corda, ma solo filo da torcere, lei studia ogni volta una strategia diversa per arrivare al dunque. E io mi diverto a tenerla sulle spine.

Mi fa ridere questa cosa! Quando mi vede entrare, secondo me, le scatta la ricerca automatica delle domande già pronte e, quando arrivo alla cassa, mentre passa la mia spesa davanti al lettore di barcode, ecco che, con la sua nonchalance, attacca il discorso.
Oggi, addirittura, ero in coda alla cassa e non era nemmeno il mio turno quando iniziò a dire “Che bellissimi orecchini...”. Tanto è vero che mi sono guardata attorno prima di rispondere, perché pensavo che ce l'avesse con la signora che stava pagando.

Una volta, piuttosto che stare zitta, ha fatto un commento sulla mia carta di credito.
- Oh signora, è proprio lei! Non l'avevo riconosciuta sotto questo bellissimo cappello... l'ho riconosciuta grazie alla sua carta di credito!
Come se la mia carta avesse stampato sopra la foto.

E quando è andata in confusione nel dare il resto ad una cliente?
Si era interessata ad un discorso che stavo facendo con una conoscente ed è andata in tilt al momento di ricevere il denaro.

Cara la mia signora Fabrizia, io la ringrazio per i complimenti: questi orecchini piacciono molto anche a me. Sebbene abbiano tanti anni, li indosso sempre volentieri; stanno bene con tutto, con il bianco in estate e con il nero in inverno. A loro sono legata perché custodiscono una bellissima storia di quando ero ragazza e magari un giorno, se avremo un po' di tempo, gliela racconto anche, questa storia. Però lei non deve prenderla troppo larga quando vuole sapere qualcosa. Quando si hanno bisogno delle informazioni, bisogna fare delle domande dirette, altrimenti non si arriva mai al dunque. Oltre a fare delle brutte figure, a volte si rischia anche il posto di lavoro!

Se lei mi chiedesse l'età, io le risponderei senza troppi sotterfugi, perché non ho mai avuto problemi nel diffonderla. Ma è anche vero che, se lei fosse più diretta con me, io non mi farei ogni volta due piacevoli risate!