sabato 4 ottobre 2014

Anko, ovvero la nutella nipponica


Golosi di nutella? Io sì…

Per non rimanere impigliata nella rete dell’esagerazione, passo oltre lo scaffale del supermercato, ma a volte la tentazione non ha freni e mi concedo un piccolo barattolo.
Ho trovato una ricetta di quella che viene definita “la nutella nipponica” che non ha nulla a che vedere con le nocciole e il cioccolato, ma che, in Giappone, la maggior parte dei dolci pare siano ripieni di questa pasta fatta con gli Azuki.


Gli Azuki sono dei semi simili ai fagioli, ma più piccoli, di colore rosso scuro con una righetta bianca in prossimità dell’occhio. Una volta bolliti e zuccherati vengono ridotti in pasta che viene utilizzata per la farcitura di molti dolci o, più semplicemente, spalmata sul pane.
Non è difficile da fare, occorre, però un po’ di tempo. È sana, anche se zuccherina e ha un lieve retrogusto di castagna. Io ho seguito la ricetta ed è ottima. Certo, non è degna d’essere chiamata nutella, ma i golosi sono sicura che l’apprezzeranno.


"Versare i fagioli secchi in una pentola capiente, coprirli con abbondante acqua e portare ad ebollizione. Spegnere e scolare. Riversare i fagioli nella pentola, aggiungere 850 ml d’acqua e lasciare riposare il tutto per 24 ore. Dopo questo tempo eliminare i fagioli che sono venuti a galla, portare di nuovo ad ebollizione il tutto, poi lasciar cuocere, a fiamma medio-bassa per circa 2 ore, mescolando spesso e aggiungendo un po’ d’acqua di tanto in tanto se i fagioli si asciugano troppo. Alla fine i fagioli devono essere teneri e l’acqua deve essere del tutto assorbita. A quel punto si aggiunge lo zucchero e si mescola bene il tutto per 5 minuti con un cucchiaio di legno, cercando di schiacciare il più possibile i fagioli. La pasta si può usare così, con dei pezzetti di fagiolo dentro, oppure si può trasferire nel mixer e frullare brevemente il tutto in modo da ottenere una pasta liscia e densa. Infine versare la pasta ancora calda nei vasetti puliti, sigillare e lasciare raffreddare. Conservare in frigorifero. Per 2 barattoli."

(Ricetta tratta da “il libro del cavoloricette, immagini e racconti di www.cavolettodibruxelles.it di Sigrid Verbert)