Ci
sono cose dalle quali non mi separo mai. Per abitudine. Perché senza non mi
sento a mio agio. E perché alcune mi portano fortuna.
Come
questo ciondolo di Cristallo di Rocca,
o più comunemente chiamato Quarzo Ialino, considerato “il padre di tutte le altre pietre, dai poteri magici e terapeutici”.
Questo
piccolo quarzo è stato trovato parecchi anni fa, durante un’escursione in
montagna, “aggrappato” ad una roccia sedimentaria, con altri suoi “fratellini” più
grandi e più piccoli e, successivamente mi è stato regalato. Era così come lo si
vede: un prisma esagonale, trasparente, limpido e incolore, che ho sempre
tenuto in un sacchettino di stoffa nella tasca interna della mia borsa di
turno.
Poi le mani esperte di Antonella Ferrara l’hanno “ingabbiato” con un
filo d’oro e da allora questo cristallo lo porto sempre infilato in una
catenina.
Non so se siano vere o meno le molteplici proprietà curative che la Cristalloterapia gli attribuisce.
So solo che quando lo indosso mi sento bene, allegra e diversa, come se disponessi di una marcia in più, una specie di energia positiva che mi permette di guardare il mondo con occhi diversi.
Non so se siano vere o meno le molteplici proprietà curative che la Cristalloterapia gli attribuisce.
So solo che quando lo indosso mi sento bene, allegra e diversa, come se disponessi di una marcia in più, una specie di energia positiva che mi permette di guardare il mondo con occhi diversi.