sabato 25 agosto 2012

Souvenir dalle vacanze (Terza puntata)


LA LEZIONE DEL RAGAZZO VENUTO DA LONTANO.
I giorni di questa vacanza potrebbero sembrare tutti uguali. Colazione-spiaggia-pranzo-spiaggia-doccia-cena-giretto-nanna, e il giorno dopo di nuovo la medesima tiritera. Invece i giorni non sono mai uguali: il ritmo è sempre lo stesso, ma la musica, ogni volta, è diversa.
Arrivi e partenze portano sempre un’ondata di novità. La gente va e viene, sempre con un sorriso e un saluto, anche solo di circostanza. La spiaggia non è molto gremita di gente, alcuni ombrelloni non vengono mai occupati e altri spesso subiscono il ricambio degli inquilini. I venditori di mercanzia, però, sono sempre gli stessi: indiani che offrono l’ultimo modello di pareo e senegalesi con i bijoux.
Ed è proprio con un ragazzo senegalese che scambiamo due chiacchiere mentre piano-piano, timidamente ci mostra la sua merce. Sono un po’ titubante se comperare o no un bracciale in osso e nel mentre, lui mi dà una lezione di vita. Inizia col dire che noi popolazioni dei paesi civilizzati viviamo con troppe cose, spesso superflue (come dargli torto?) Dice anche che siamo troppo spaventati di fronte a questa crisi economica che ci ha colpiti (anche questo è vero…) e aggiunge che, a differenza di loro che si fanno bastare ciò che hanno, sorridendo comunque alla vita, senza invidia, noi ci chiudiamo in noi stessi perché crediamo di essere giudicati male se non possiamo permetterci qualcosa, e ci lamentiamo sempre della condizione in cui ci troviamo, senza accorgerci di chi sta peggio.
Davanti a tale realtà, rimaniamo senza parole, mentre lui, sfoderando un perfetto sorriso, mi stringe la mano e ci augura una meravigliosa giornata.

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