sabato 2 giugno 2012

Tempo di ciliegie



Anche quest’anno i ciliegi del frutteto dei miei suoceri hanno fruttato in abbondanza e quando si è davanti ad un cesto colmo di quei fruttini rossi, come si può resistere? Una tira l’altra e così facendo non ci si rende conto di quante finiscono in pancia piuttosto che nel cesto.
È uno dei frutti che prediligo in estate, peccato che maturino tutti insieme e terminato il periodo, bòn…fine della festa. Intanto, però, quando ce ne sono, arrivano sulla mia tavola in qualsiasi momento: a colazione, al posto della solita mela, a pranzo sostituendo spesso il secondo piatto e a cena, idem. Per non parlare dei vari spuntini a metà mattina e nel pomeriggio per merenda, a volte perfino prima di andare a nanna.
È sempre l’ora di un bel pugno di ciliegie…
Gli erboristi considerano la ciliegia un po’ come i norcini trattano il maiale, cioè non gettano via niente. Nella pratica erboristica corrente, infatti, si usano i peduncoli dei frutti in un decotto per aumentare la diuresi ed eliminare gli acidi urici (2 gr in 100 ml di acqua, da bere a tazzine, due/tre volte durante la giornata); oppure, per le pelli irritate come rinfrescante ed astringente (6 gr in 100 ml di acqua, applicare le compresse di garza imbevute di decotto sulle zone interessate).
Non solo. I nocciolini estratti dai frutti, ben lavati e messi ad asciugare al sole, vengono utilizzati per imbottire “cuscini”che, riscaldati su una fonte di calore (sui termosifoni o nel forno), e applicati attorno al collo, alleviano le tensioni che procurano torcicolli e cervicalgie.
Cosa dire della polpa delle ciliegie? Beh, si sa: è la parte più attraente (chi non si è mai fermato a contemplare un albero carico di ciliegie mature?) e indubbiamente quella più golosa.
Qui di seguito, vi propongo una ricettina facile-facile per una buona focaccia dolce.


Ingrdienti:
  • 500 gr. di farina di Kamut (oppure la stessa quantità di farina di grano tenero tipo “0”)
  • ½ dado di lievito naturale fresco (pari a circa 12 gr)
  • 3 dl di acqua tiepida
  • 1 + 2 cucchiai di fruttosio (o zucchero)
  • 1 cucchiaio di olio d’oliva
  • 300 gr di ciliegie snocciolate

Sciogliere il lievito nella tazza di acqua tiepida con un cucchiaio di fruttosio.
Disporre su di un piano, la farina a fontana ed introdurre poco alla volta l’acqua dolcificata ed il lievito, aggiungere l’olio d’oliva ed impastare per bene gli ingredienti fino a formare una palla dalla consistenza elastica però non appiccicosa (se necessario, aggiungere un po’ di farina)
Lasciare riposare in una terrina, coperta con un canovaccio, per circa 3 ore, cioè fino a quando la lievitazione avrà più o meno raddoppiato il volume della pasta.
Qui arriva la parte più onerosa  della ricetta: pulire e snocciolare le ciliegie…(questa operazione può essere meno faticosa utilizzando un attrezzo chiamato “snocciolatore” . La mia cucina ne è sprovvista, pertanto la sottoscritta le ha tagliate a metà tutte quante con il coltello.
Passato il tempo di lievitazione, accendere il forno e portarlo a 200 C° . Impastare ancora per qualche minuto la pasta prima di stenderla in una teglia (come se fosse una pizza…) e guarnire con le ciliegie.
Tempo 15 minuti e si avrà un’ottima focaccia  al sapore dell’estate!


2 commenti:

  1. Assaggiata... Così com'è non è una focaccia dolce né salata. MANCA DI ZUCCHERO!!!
    (Giovanni)

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