lunedì 11 marzo 2013

Sola




Sola coi miei pensieri, giro per casa a piedi nudi, senza l’interesse per qualcosa che possa minimamente interrompere questo intimo appuntamento con me stessa.
Apatica, come una convalescente dopo una lunga malattia, mi guardo attorno e ascolto il silenzio, che silenzio non è. Tante piccole voci riempiono questo spazio altrimenti vuoto; voci di un passato ormai lontano e voci, invece, sentite solo ieri, si fanno avanti per tenermi compagnia. Ma il mio è un silenzio immobile, un po’ triste e introverso, così ricercato da non dare retta a nessuno. È un momento di vera intimità con quella parte di me che ancora non vuole capire che la vita è un compromesso; e, adesso, è una voce profonda e severa che vuole parlare:

“Puoi essere tenace quanto vuoi, ma c’è sempre un momento in cui ci si deve accomodare, abbassando la testa. Fa parte del gioco ed accettarlo non è segno di debolezza e fragilità; ma è un gesto di grande rispetto per Colui che decide per te. Non è rinuncia, ma cambiamento. Segui le tue convinzioni, ma non lasciare che siano troppo rigide e serrate;  perché le tue, non sono regole indiscutibili. Lascia sempre un piccolo pertugio dal quale lasciare passare quelle cose che non conosci e spendi un po’ del tuo tempo nella comprensione nei riguardi di ciò che è diverso da te.”

Sola coi miei pensieri, cammino lungo il sentiero che costeggia il lago. Con una carezza, la Primavera, apre uno dopo l’altro tutti i boccioli, seminando allegria tra l’erba dei prati e sui rami degli alberi.
Sola coi miei pensieri, cammino lungo il sentiero della vita. Con una carezza impercettibile, chissà quale mano apre il mio cuore, seminandovi un momento di autentica felicità.

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