Mi ritengo abbastanza fortunata di abitare in un posto come questo, anche se il caldo picchia tosto in estate e d’inverso sia un po’ la culla delle nebbie. Basta fare pochi chilometri per trasformare il pomeriggio di una domenica qualunque nel fac-simile di un pomeriggio di vacanza per villeggianti. A meno di mezz’ora, infatti, abbiamo uno dei laghi più turistici d’Italia, il Lago Maggiore, pertanto: benvenuti in vacanza, in un batter d’occhio.
Troppo spesso diamo per scontati questi luoghi perché li conosciamo troppo bene per apprezzarne le qualità. I turisti, invece, specialmente del Nord Europa, ce l’invidiano, e non poco. Tutta la parte piemontese del Lago Maggiore, è ricca di luoghi caratteristici. Arona, Meina, Lesa, Belgirate, Stresa con le sue Isole, Baveno, Feriolo e via, Verbania, Oggebbio, Cannero, Cannobio, fino ad arrivare in Svizzera; poi ancora la zona collinare alle sue spalle, Il Vergante, con posti incantevoli dai panorami mozzafiato.
Se si vuole investire una mezz’oretta in più rispetto a quella di partenza, eccoci arrivati alle porte della Val Grande, sulle montagne alle spalle di Verbania.
Parco Nazionale dall’ambiente molto selvaggio, i suoi luoghi ricchi di storia, sono molto ambiti dagli escursionisti stranieri. Là, dove una volta brulicava di vita (pastori, boscaioli, taglialegna e, perché no, contrabbandieri), oggi è un’area completamente ritornata allo stato selvaggio ed è per questo suo aspetto aspro e provocatorio che incute gli escursionisti alla sua scoperta.
Il punto di accesso principale alla Val Grande è Cicogna, frazione del comune di Cossogno, che rivive solo nel periodo estivo, mentre in inverno si spopola completamente; è raggiungibile in auto, muniti di Santa Coroncina del Rosario per pregare in caso si incontri un’altra auto che procede nel senso opposto L
Da Cicogna, la Val Grande è percorribile solo a piedi, ma questo non è assolutamente un problema per chi ha scelto di vivere tutto l’anno in questa valle, nel silenzio più silenzioso.
A Corte Merina, azienda agrituristica, infatti, ci si arriva a piedi e nessuno penserebbe di farci una strada; il posto è talmente bello così che una famiglia (con figli nati e cresciuti proprio lì, la più piccola credo abbia sì e no cinque anni) ha deciso di viverci tutto l’anno e di fare della pastorizia il proprio lavoro. Vi invito a visitare il loro sito qui, ma soprattutto vi invito ad assaggiare i loro formaggi e salumi, per non parlare di una magnifica pasta frolla con le pesche!
A Corte Merina è possibile anche soggiornare e trovo sia molto interessante la proposta di affittare una baita completa di tutto (cucina, bagno con doccia e cinque posti letto). Anche le altre modalità di soggiorno non sono da scartare, anche solo per una mini-vacanza in mezzo al verde (B&B – mezza pensione – camping), oppure, perché no? Provare i menu dell’agriturismo, seduti attorno ad un tavolo all’aperto. Provare per credere!
Aspettare la sera in un posto così, appaga di tutte le fatiche della settimana. Il silenzio è davvero commovente e vien da chiedersi se ne valga la pena di prendersela tanto per le brutture della vita: tanto, poi, qui si ritrova tutta l’armonia per affrontare una nuova settimana.
Il ritorno verso casa è stato all’insegna della rilassatezza. La sera iniziava a stendere la sua luce sulle increspature del lago, regalando i più bei colori alla tavolozza di un pittore e i migliori scatti ad un fotografo neanche troppo abile.
Ecco come un pomeriggio di una domenica qualunque si è trasformato in un assaggio di vacanza.
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