"Sulla Penisola continuano a espandersi onde di calore dal Nord-Africa, i cui effetti arrivano fino all'Emilia. Al Nord-Ovest prevalgono invece le influenze delle correnti occidentali che favoriscono a intervalli infiltrazioni di aria umida esaltando l'instabilità temporalesca e contenendo i picchi delle temperature entro valori estivi più usuali, ma a tratti con più fresco sulle zone occidentali piemontesi prossime ai rilievi alpini. Dopo una pausa più stabile da martedì pomeriggio l'aria atlantica tornerà ad accentuare la variabilità del tempo con l'intervento di qualche temporale anche nel corso di questa settimana. "
(Nimbus - Bollettino di lunedì, 9 luglio 2012)
Fa caldo. Eh sì…è luglio. Quand’è che dovrebbe esplodere l’estate, se non nei mesi estivi?
Forse (mi riparo dietro a questo “forse” ma sono fermamente convinta di ciò che sto per dire) i giornalisti stanno esagerando un po’ nel riempire le pagine dei giornali cartacei, radiofonici e televisivi con notizie del tipo che l’Italia è colpita dal calore nord-africano. Innanzi tutto la Sicilia dista poco più di 140 chilometri dalla Tunisia e non è che là, in mezzo al mare, sia stato alzato un muro così alto da lasciare che il vento caldo che soffia dall’Africa arrivi fin lì, tocchi il muro e torni indietro... Non funziona così e non è solo da adesso, è sempre stato così, o sbaglio? I miei amici siciliani me l’hanno sempre detto che nei giorni in cui soffia lo Scirocco ci si tappa in casa, con porte e finestre chiuse, perché, in quei giorni, è sicuramente più fresco l’interno di una casa che il suo giardino! E lo Scirocco, i siciliani, lo conoscono molto bene ed è per questo che laggiù sembra che tutto vada a rilento, avete mai letto qualche avventura del Commissario Montalbano o vista qualche puntata alla tv?
Sapete qual è il vero problema? Purtroppo siamo abituati in maniera smisurata ai condizionatori. I centri commerciali, ma anche i negozi più piccoli, gli uffici pubblici, i ristoranti e tutti quei locali ad uso collettivo, dispongono ormai di un climatizzatore che, sì, ci mantiene belli freschi, ma ci disabitua a quelle che sono le reali temperature della stagione, oltre che a farci spendere soldi in acquisti superflui. Già: quanta gente passa la loro domenica al fresco del Centro Commerciale, piuttosto che all’aria aperta in una località montana? Tantissima, altrimenti non si spiega il fatto per cui questi centri commerciali siano così tanti e tutti aperti di domenica; e al centro commerciale non si va a prendere solo l’aria fresca, c’è sempre qualcosa in promozione che invita all’acquisto.
Poi, questa storia di dare addirittura dei nominativi mitologici, biblici e letterari a questi venti caldi estivi, non so proprio chi se la sia inventata: prima Scipione, poi Caronte, adesso Minosse poi verrà Lucifero…Suvvia, mi viene l’ansia!!! Non riduciamo questa meravigliosa stagione ad una specie d’inferno! Godiamocela questa stupenda e tanto attesa estate che, poi, quando arriva il freddo di gennaio, saremo qui ancora una volta a dire Inverno uguale inferno.
Ma, allora, quand’è che sarà il turno del Paradiso? Se avremo dei peccati da scontare, nemmeno da morti!!!
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