Un anno fa, più per gioco che per interesse, la sera del 14 febbraio mi trovai davanti al computer a scrivere di un gatto.
Ero emotivamente in alto mare: avevo perso il lavoro e mio marito…anche! Solo che lui a distanza di poco tempo è riuscito a rimettersi in gioco, io rimango tuttora in panchina, in attesa di tempi migliori.
Il morale era davvero sotto i piedi e l’autostima addirittura sotto terra (non che adesso sia ai massimi livelli: diciamo d'aver mandato giù il rospo e la digestione è molto lenta...) e, come sempre quando gira male, anche in quel periodo trovai conforto nella scrittura. Scrivere è sempre stata la medicina contro ogni male perché, sebbene sfogassi la mia rabbia su un foglio bianco, alla fine, rileggendomi, scoprivo di essere un po’ autoironica, tanto da riuscire a ridere di me stessa.
Terminato il raccontino del gatto mi son detta:”…e questo lo pubblico, sarà il post di prova del mio blog”. Già da tempo, infatti, c’era nell’aria questa voglia di apertura verso il mondo, ma il pensiero di gettarmi nella folla della rete mi frenava non poco. Ero spaventata all’idea che un pubblico di sconosciuti mi avrebbe letto e mi sentivo come se avessi dovuto cantare a Sanremo (tanto per rimanere in tema, visto il periodo).
Raccolsi il mio coraggio convincendo me stessa che il salto non avrebbe creato danni: alla peggio, avrei chiuso il blog dopo qualche giorno. E mi gettai.
Nacque così Pan&latte, Cronache di ordinarie giornate, ovvero la divulgazione di alcuni dei miei scritti nell’universo della rete, perché non tutto si può rendere pubblico e non tutto si può raccogliere… e i quaderni iniziano ad essere parecchi.
Nacque così Pan&latte, Cronache di ordinarie giornate, ovvero la divulgazione di alcuni dei miei scritti nell’universo della rete, perché non tutto si può rendere pubblico e non tutto si può raccogliere… e i quaderni iniziano ad essere parecchi.
Oggi, Pan&latte compie un anno.
Cosa dire… Facendo il confronto con i blog di maggiore età, più cliccati e più commentati, certo Pan&latte non è in grado di competere. È anche vero che il mio metro di misura si basa su dati riferiti a blog monotematici, quelli che non escono mai dai binari perché trattano temi specifici.
Pan&latte, invece, è un blog, diciamo così, versatile, dove si racconta di tutto, dall’emozione del momento al ricordo del passato venuto a galla, dal racconto inventato per caso alla ricettina cucinata per un’occasione speciale.
Del resto, lo si vede: è un blog senza pretese, è non c’è da parte mia la pretesa di scalare la vetta della top ten. Mi piace così com’è e se in futuro crescerà e mi porterà in cima alla vetta, béh...alleluia!!! Questo significa che l’intenzione non è di montarmi la testa, ma se un giorno ce ne sarà l’occasione, non mancherò di tirarmela! J
Ammetto che, quando controllo le statistiche e vedo che voi lettori continuate ad essere incuriositi anche quando non c’è niente di nuovo da leggere, mi sento davvero ripagata per l’impegno.
Quindi, adesso, esprimo un desiderio e spengo questa prima candelina di compleanno, continuando a sperare che le idee non vengano mai a mancare, così voi continuate a leggere le mie avventure, se vi farà piacere continuerete a scrivermi e a condividere i miei post sui vari social network della rete... E tutti vissero felici e contenti.
Lasciate che lo dica: se dopo un anno sono ancora qui, è soprattutto per merito vostro!
Grazie
Thanks
Merci
Dank (Germania)
Gracias (Spagna)
Спасибі (Ucraina)
Hvala (Croazia - Slovenia)
Ačiū (Lituania)
Спасибо (Russia)
谢谢 (Cina)
感謝 (Giappone)
(Grazie a coloro che mi seguono dai Paesi sopra elencati J)
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