Appena posso mi piace ritagliare un’ora tutta per me, da passare come meglio credo e di solito la dedico al mio benessere psico-fisico. Quando inizia a far freddo, però...
Quando inizia a far freddo il mio organismo ne risente in modo particolare e tende ad andare in letargo. Inizia così, tutta una serie di giustificazioni invitanti al non fare, che alla fine non sono altro che scusanti appetibili ad incrementare la mia pigrizia; e dire che mi sento benissimo alla fine di ogni attività fisica, che sia una piacevole camminata o un impegnativo allenamento, nonostante la stanchezza; dovrei, perciò, sentirmi stimolata ogni volta, invece...
Mi sembra illogico pensare di indossare una tuta e delle scarpe adatte per uscire a fare una corsetta, adesso che fa freddo e pensare che per anni, quando il lavoro non me lo permetteva, più e più volte ho desiderato di andare a correre in pausa pranzo. Che il mio fosse un desiderio effimero dettato appunto dall’impossibilità? Può essere…
Resta il fatto che svolgere attività fisica che prevede un dispendio di energia, aiuta a ricaricarsi, perché aumenta la pressione sanguigna, rafforza il cuore e i polmoni e abbassa il livello di frequenza cardiaca a riposo. Ed è di grande aiuto durante la giornata perché, sembrerà strano, aiuta a sentire meno la stanchezza e, si sa, un buono stato mentale fa superare qualsiasi fatica ed è un’eccellente forma di esercizio per incamerare energia.
Così ho deciso di ritagliarmi un’ora ogni mattina per partire alla grande, iniziando con qualche esercizio di stretching e, bel tempo permettendo, una corsetta nella campagna appena fuori casa.
E se piove? Béh aprirò l'ombrello!
“La felicità non è un punto d’arrivo. È uno stile di vita” Benton Hills