mercoledì 28 novembre 2012

Uno Strüdel per il papà


Oggi è il compleanno del papà, 76 anni, ma non li dimostra…o, forse, sono io che lo vedo sempre con occhi da bambina.
In effetti, come un genitore guarda il proprio figlio e vede in lui il bambino che era; così un figlio guarda i propri genitori e li vede sempre giovani e pimpanti pronti a fare due risate insieme.
Io, quando guardo il mio papà, rivedo l’uomo poco più che trentenne che una volta alla settimana veniva a prendermi all’asilo, in bicicletta, e mi faceva fare “il giro lungo” per tornare a casa. Oppure lo rivedo quando rientrava dal lavoro tutto sorridente e si fermava a fare una partitina a carte con noi bambini e i nonni; o quando amorevolmente mi prelevava dal divano, tutta assonnata, e mi portava a nanna, rimboccandomi le coperte; e, durante gli anni della scuola superiore, quando entrava nella mia camera a svegliarmi, di mattina presto, fischiettando, e a me, in quegl’anni stupidi di crescita, a volte dava fastidio. Per non parlare del giorno del mio matrimonio, era emozionato più di me, l’ho guardato prima di entrare in chiesa e ho visto i suoi occhi colmi di lacrime e per sdrammatizzare il momento, l’ho invitato ad entrare prendendolo sotto braccio (di solito dovrebbe essere il contrario…)
Eh, questo papà… Se al momento della nascita mi avessero dato il modo di scegliere, l’avrei scelto esattamente così! Con la sensibilità e la semplicità delle persone buone. Ho ricevuto un solo schiaffo da lui, condiviso con mio fratello. Era avaro in questo, quando voleva farsi ascoltare gli bastava cambiare il tono di voce; ma quella volta l’abbiamo proprio fatto uscire dalle staffe e lui, avendoci sotto tiro entrambi, in una sola mossa, ci ha messo a tacere. Paff-Paff...un dritto e un man rovescio...a posto tutt'e due!
È stato, e lo è tuttora, il papà perfetto. Sempre pronto ad aiutare chiunque, a dire la parola giusta al momento giusto, a stare in silenzio quando non è il caso di parlare e, soprattutto, è il mio faro di riferimento: ho la certezza che se mi dovessi trovare in difficoltà, qualunque difficoltà, troverei in lui il rifugio sicuro, anche solamente tra le sue braccia.
Ebbene, oggi è il suo compleanno e lui ancora non lo sa che gli ho preparato il suo dolce preferito, lo Strüdel di mele. Il mio papà non è goloso di dolci, a differenza della figlia che ha preso tutto dalla mamma. Lo Strüdel, però, credo che gli evochi il periodo che ha trascorso a Bolzano, da militare e lo mangia sempre volentieri. Lui non lo dice, ma so che è così e non può che farmi piacere preparare qualcosa che gli soddisfi il palato, anche se il mio papà vale ben più di uno Strüdel di mele!

Strüdel di mele

Ingredienti:
  • 300 gr. di farina bianca 00
  • 150 gr. di zucchero
  • 2 uova
  • 160 gr. di burro
  • 100 ml di latte
  • 1 kg di mele renette
  • 50 gr. di pane grattugiato
  • 50 gr. di uvetta
  • La scorza grattugiata di un limone non trattato
  • Cannella
  • Rhum scuro
  • Sale
  • Zucchero a velo
 Setacciate la farina a fontana su una spianatoia, mettetevi al centro 50 gr. di zucchero, 1 uovo, 75 gr. di burro ammorbidito, un pizzico di sale e il latte. Lavorate energicamente il tutto fino ad ottenere un impasto liscio e morbido. Raccoglietelo a palla, copritelo con un panno appena inumidito e lasciatelo riposare per circa 30 minuti.
Nel frattempo, ammollate l’uvetta in una tazza d’acqua. Pelate e detorsolate le mele, tagliatele a fettine e fatele rosolare in una capiente padella con 70 gr. di burro, per 5 minuti. Poi bagnatele con un bicchierino di Rhum, fatelo evaporare, spegnete il fornello e lasciate raffreddare le mele.
Con un cucchiaio, amalgamatevi il pane grattugiato, lo zucchero rimasto, l’uvetta strizzata, la scorza del limone e un pizzico di cannella.
Preriscaldate il forno a 180°. Sbattete l’uovo rimasto. Riprendete l’impasto, mettetelo su un canovaccio leggermente infarinato e con un matterello stendetelo delicatamente e in modo uniforme fino ad ottenere un rettangolo lungo, ma non troppo stretto.
Distribuite sulla pasta la farcia a base di mele, lasciando un bordo di circa 2 cm su tutti i lati del rettangolo. Ripiegate i bordi verso l’interno e arrotolate la preparazione su se stessa. Aiutandovi con il canovaccio, trasferite lo Strüdel su una placca dove avrete disteso della carta da forno, e spennellatelo con l’uovo sbattuto.
Infornare il dolce e far cuocere per 50 minuti.
Togliere dal forno e cospargere lo zucchero a velo.
Non è necessario lasciarlo raffreddare: è ottimo consumato tiepido, accompagnato da una porzione di panna montata e da una cucchiaiata di confettura di albicocche.

Per fare in fretta, si può saltare la fase di preparazione della pasta e utilizzare un paio di rotoli di pasta sfoglia già pronta, che si possono trovare nel banco frigo dei supermercati. Il risultato è comunque ottimo.