Foto by EmmePi
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Su una famosa rivista femminile, questa settimana, è stata pubblicata questa foto che descrive una borsa di tela di una famosa casa di moda francese. Nella didascalia è riportato anche il prezzo: € 900,00.
Come già detto, ero molto piccola quando feci il mio ingresso nel “Pianeta Borse” e sono rimasta molto sensibile ad ogni genere di sacca, shopper, borsetta e via di questo passo. La shopper ritratta, pertanto, non è passata inosservata, anche perché sto cercando un genere di “portamondo” per quando sono in giro con una tracolla di piccole dimensioni.
Ora io mi chiedo, senza troppi raggiri, perché è il caso di andare subito al dunque: chi è quella donna che spenderebbe novecento euro per una sporta di stoffa che la mia amica Marzia, con il gruppo delle Donne Creative del giovedì sera, sarebbe in grado di cucirne una migliore, facendola pagare poco più della centesima parte di quella?
Voglio proprio sapere se ne esiste una, anche con tanti soldi… No, perché io, che di borse ne capisco abbastanza, fossi anche la Veronica nazionale con novecento euro prenderei ben altro che una borsa di tela!
E, comunque, coi tempi di crisi che corrono, se fossi a capo di una casa di moda, mi vergognerei far pubblicare una cosa del genere. Per il rispetto di chi non trova un lavoro e anche per chi un lavoro ce l’ha ma è costretto a lavorare in condizioni spregevoli, a neanche mille euro al mese e, silenzio e rassegnazione: “…se ti lamenti, c’è tutto il mondo fuori che aspetta di occupare il tuo posto!”
Lo sappiamo tutti che nella moda non c’è più niente da inventare, ma tutto da riscoprire; quindi, per sbalordirci con gli effetti speciali non rimane altro che alzare i prezzi!
Mi piace questa strategia di mercato: chi diceva che per uscire dalla crisi bisogna far girare l’economia?
A me gira molto il planetario, altrochè…
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