Pubblico l’articolo di ieri, divulgato dal settimanale NovaraOggi, per rimediare al malinteso di venerdì 30 agosto.
Ringrazio la redazione per aver rettificato la versione precedente.
Galliate (pvt) In seguito all’articolo pubblicato venerdì 30 agosto, in cui si definiva Marinella Porzio una “scrittrice in seguito alla perdita di lavoro”, la stessa vuole “spiegare ai lettori che è vero che sono disoccupata da qualche tempo, ma non ho fatto della scrittura incentivo di sostentamento. L’interesse che nutro per scrivere racconti e descrivere emozioni, non mi permette di sostenere tutte le spese che, invece, assicura uno stipendio mensile. Il mio legame alla scrittura, per il momento rimane un sano passatempo; è per questo motivo che è nato Pan&latte, il blog che gestisco da più di un anno e che, a differenza di molti altri, è un blog esente da pubblicità, senza alcun profitto, perché è, e rimane per me, uno svago, un modo di distrarmi da problemi ben più significativi, come quello di trovare una nuova occupazione. “Meglio un qualunque posto, anche a termine, che rimanere fuori dal mondo del lavoro” dice la famosa imprenditrice Marina Salamon. E io la penso così. Se poi, grazie a “Ambrogina, zanzarina sottozero” pubblicato da Edizioni Astragalo, che sarà in libreria dalla prossima settimana, il destino mi avrà messo da parte una carriera da scrittrice, di sicuro non chiuderò la porta davanti ad una tale opportunità.
Per il momento, però, voglio tenere i piedi ben saldi a terra”.
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