Cosa c’è dietro a una monetina trovata per la strada?
Innanzitutto la sorpresa di chi l’ha trovata e poi una storia che non conosceremo mai.
Un soldino da 5 centesimi sicuramente ha una storia molto lunga da raccontare, considerando che non è una moneta dei nostri giorni, ma coniata nel 1921, quindi appartenente all’epoca in cui la nostra Lira trascinava dietro a sé monete di valore inferiore.
La moneta da 5 centesimi corrispondeva alla ventesima parte di una lira e aveva lo stesso valore di quella che in precedenza veniva denominata semplicemente “soldo” e con questo nomignolo continuò ad essere chiamata a lungo nella lingua comune. Le ultime monete di questo valore furono coniate nel Regno d’Italia nel 1943 e dopo la seconda guerra mondiale, con la profonda svalutazione che ebbe le lira italiana, tutti i tagli in centesimi non furono più coniati.
Questa monetina doveva essere all’origine bella lucida e dal colore tipico del rame; il passare del tempo, però, l’ha ossidata e quando è stata trovata lungo il sentiero polveroso nei pressi del Forte Puin (Parco Urbano delle Mura di Genova) era irriconoscibile e coperta di terra. Solo dopo averla sfregata tra le dita sono comparse sulle due facce la tipica spiga di frumento ed il profilo del Re Vittorio Emanuele III.
Chissà quale storia è celata dietro a questo soldino…
Non credo sia appartenuta a qualche soldato in guardia alla fortezza, visto che l’anno di coniazione è successivo a quello di abbandono del luogo che risale all’ultimo decennio dell’Ottocento e successivamente caduto in rovina fino agli anni ’60, quando sono iniziati i primi lavori di restauro.
Magari è caduta dalle tasche di un signorotto ricco, arrivato fin lì per godersi il panorama vista mare ed estraendo dal panciotto l'orologio, la monetina è caduta a terra; o forse (e spero di no) è caduta dalla tasca bucata di un povero uomo al quale è costata la fame.
Potrebbe essere appartenuta, invece, ad un personaggio un po’ bischero che, si è fatto convincere da due loschi individui “…a sotterrare quattro monete d’oro nel Paese dei Barbagianni dove c'è un luogo chiamato Campo dei Miracoli e dove sarebbe cresciuto un albero colmo di zecchini d'oro…”
Ma questa è un’altra storia, una bellissima storia che tutti conosciamo e che ha insegnato parecchio. Nel caso della semina delle monete d’oro, mi par chiara la truffa; però, in tempi addietro, quando la povertà significava davvero non avere nulla di nulla, non era fuori dai casi nascondere sotto terra un piccolo tesoro. Chissà, magari questa monetina apparteneva ad un piccolo gruzzoletto che col tempo è andato a disperdersi nel nulla.
Sono tante le storie possibili ed immaginabili. Quella di oggi è la mia storia, che vado in giro guardando a terra e mi abbasso ancora a raccogliere un dischetto di metallo non ben definito. Sorpresa di aver tra le dita una moneta che oggi non ha nessun valore, ho liberato la fantasia per dar vita ad un breve racconto.
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