Non se ne può più. E' diventato il discorso di tutti. Dappertutto: supermercato, palestra, erboristeria, banca, ovunque si sente parlare solo del tempo; addirittura nella sala d'attesa dell'ambulatorio del mio medico, questo pomeriggio, quando una donna ha osato dire che il maltempo si protrarrà fino alla fine di maggio, c'è stato un borbottio generale di persone che se l'ha son presa con la medesima, come se fosse lei la detentrice del rubinetto della pioggia.
Però, è vero, non se ne può proprio più: siamo a maggio senza aver quasi visto aprile, ancora vestiti da mese di marzo con i piumini di gennaio (...ho dimenticato febbraio...); e poi qualcuno si permette di dire "cos'hai, senti il tempo?"
Come si fa a non pensare di essere meteoropatici? Come si spiega, altrimenti, il fatto che, quando il cielo è un naufragio di nuvole, il mio "dentino" sia più avvelenato di quando, invece, nel limpido cielo splende uno sfavillante sole?
L'irritabilità, lo stato depressivo e l'apatia sono i sintomi principali di chi "sente il tempo" e non è un modo di dire, c'è chi davvero soffre di questi disturbi... E cosa si può fare? Prendere un volo per la Polinesia? Eh, come idea, vero? ci starebbe anche...
La donna, ipotetica detentrice del rubinetto della pioggia, si è poi corretta dicendo che "...un detto dice che se piove il 4 aprile, piove per 40 giorni..." (non so dove abbia appreso questa notizia, mi documenterò sui detti e proverbi di una volta); allora, facendo i conti, intorno al 14 maggio dovrebbe risolversi la situazione.
Domanda: pioveva il 4 aprile?
(Vi regalo un ♫Maggese di Cesare Cremonini, non è la Polinesia, ma mette allegria!)
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