Gio - Il coso del coso, non è qui?
Mari - …
Gio - ...il coso del coso…
Mari - Ma…il coso del coso… cos’è?!
Quando si convive da parecchi anni con una persona, si pensa di conoscerla talmente bene che, spesso, basta anche solo un termine per capire l’intero discorso che ne viene.
Quella volta, però, che Gio è uscito con la pensata del “coso del coso”, giuro di essermi trovata in seria difficoltà e credo che, dall’espressione interrogativa del mio viso, lui abbia capito immediatamente di aver detto un’assurdità.
Al momento mi sono preoccupata di non aver più abbastanza intelletto da capire chi avevo davanti; poi, invece, ho realizzato che, messa in quel modo, neanche la Montalcini avrebbe capito la domanda del suo interlocutore e mi sono preoccupata per Gio (“oddio – ho pensato - è solo stressato o è candidato all’Alzaimer?”).
Ma lui, che è un mostro di memoria (tranne che per le date di compleanni e anniversari…) ha realizzato subito di aver detto una castroneria e ha iniziato a ridere, mentre io ero ancora in alto mare, impegnata ad analizzare il problema.
Per farla breve, traduco:
il 1°coso leggasi “bocchettone”
il 2° coso “aspirapolvere”
Ah! Stava cercando, dunque, il bocchettone dell’aspirapolvere… eh già: come mai non ci sono arrivata…?!
Forse se avessi avuto il potere della chiaroveggenza, magari, avrei capito in un santoamen; considerando, però, che di poteri soprannaturali neanche l’ombra, sfido chiunque a capire quel ch’è uscito dalla sua bocca e, forse, è stato meglio così: entrare in quella sua test(on)a, in quel preciso momento, avrei rischiato di perdermi in un labirinto senza speranza di ritorno!
A volte la vita matrimoniale ci sottopone a dure prove; per fortuna, però, succedono anche situazioni di questo genere, per le quali si va avanti a ridere ancora negli anni.
Per il coso del coso si ride ancora a distanza di mesi, fino a farmi venire il singhiozzo. Diciamocelo: quando siamo talmente impegnati e si ha bisogno di qualcosa, viene da dire "passami quel coso lì..." .
Due cosi contemporaneamente, però... è dura da gestire, néh!
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