Proprio ieri ho letto un trafiletto su una rivista che diceva:
“Chi ama i dolci ha un buon carattere
Generosi, aperti e rilassati. Appaiono così i golosi di dolci rispetto a chi sta più attento alla linea. Lo sostiene uno studio americano condotto da un gruppo di atenei (tra cui la North Dakota State University), che ha analizzato il comportamento di alcuni volontari con gusti differenti. È emerso che chi ama i dolciumi e cioccolato viene generalmente considerato una persona più disponibile”
Béh, allora? Dov’è la novità? Mi chiedo se era proprio necessario uno studio universitario per arrivare alla medesima conclusione che avrebbe avuto un sondaggio condotto dai ragazzini della scuola media. Ma questo è…
Personalmente prediligo il dolce al salato e a volte, comunque, sono antipatica a me stessa, e non molto propensa all'apertura verso il prossimo. Non credo sia così determinante il dolce o il salato.
Però oggi è sabato, ed è per questo che sono più rilassata; preparo una torta della quale non assaggerò nemmeno una fetta, perché l’ho promessa a mio suocero (generosa…) e sono così aperta verso il mondo che vi rivelo la mia ricetta.
Buon fine settimana!
La torta di pane della Valle Vigezzo.
Ingredienti:
- 500 gr. di pane raffermo
- 1 lt. di latte
- 350 gr. di zucchero
- Uva sultanina, dose variabile secondo i gusti
- 8 amaretti
- Scorza grattugiata di 2 limoni
- 1 baccello di vaniglia
- Cannella in polvere, 1 cucchiaino
- Pinoli, a piacere
- 3 uova
Rompere il pane in piccoli pezzi e metterlo in una capiente zuppiera; unirvi gli amaretti sbriciolati l’uvetta, la scorza dei limoni,lo zucchero, i pinoli e la cannella.
Portare ad ebollizione il latte con il baccello di vaniglia, quindi versarlo ben caldo sul pane mescolando per bene il tutto per fare in modo che inzuppi per bene gli ingredienti, quindi lasciare riposare per una notte.
Il mattino seguente, sbattere le uova intere e unirle al composto di pan&latte (chissà come è nato questo blog…) e amalgamare bene il tutto fino a quando il pane sarà ben spappolato (io uso le mani perché poi è un vero piacere leccarsi le dita!!!)
Imburrare una tortiera e versarvi l’impasto, quindi infornare a 160° per un’ora e mezza.
A cottura ultimata la torta dovrà risultare ben dorata. Fare raffreddare nella tortiera a temperatura ambiente. È possibile conservarla per 5/6 giorni.
Buonissima! Molto meglio di quella al cacao che facevo io. Ieri Giacomo ne ha mangiata quasi metà fino a farsi venire il mal di pancia...
RispondiEliminaSono felicissima, Anna, che vi sia piaciuta... Un bacio grosso a Giacomo e Filippo!!!
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