Quando ero agli inizi nel mondo del lavoro, non mi fermavo nemmeno per la pausa caffè. Il bicchierino rimaneva lì al mio fianco sul tavolo di lavoro e spesso il suo contenuto veniva consumato quando ormai era freddo.
Una mattina, il titolare dell’azienda entrò e mi sorprese impegnata nel mio lavoro, con il caffè lì al mio fianco. Mi disse che il miglior caffè è quello che si gusta da seduti, sempre e qualsiasi caffè, espresso o no.
Da allora il caffè lo prendo sempre ritagliandomi un momento in cui mi posso accomodare da qualche parte, anche sullo sgabello dello snack della mia cucina, perché, è vero, se pausa deve essere, comoda sia!
Il caffè che preferisco è quello fatto con la moka sulla fiamma bassissima, in modo tale che l’acqua raggiunga la ebollizione piano piano e con la stessa lentezza risalga nel filtro, si carichi di aroma per poi scendere pian piano nel bricco. È chiaro, non è certo un caffè ristretto, “bien serré” direbbero i francesi; ma volete mettere la sorpresa, quando guardando sul fondo della tazzina, si trovano certe creazioni?
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