La signora Fabrizia del
negozio dove faccio la spesa, ieri mi ha fatto i complimenti per gli
orecchini che indossavo. La signora Fabrizia, se sapesse che quegli
orecchini li ho da quando avevo poco più di vent'anni,
strabuzzerebbe gli occhi fino a farli diventare due piccole fessure e
poi cercherebbe di indovinare la mia età.
Lo so che è così. Non è
la prima volta che la signora Fabrizia elargisce complimenti a mio
favore in cambio di informazioni. Ma io sto sul vago. Sembra che
muoia dalla voglia di sapere la mia età e siccome io non le do molta
corda, ma solo filo da torcere, lei studia ogni volta una strategia
diversa per arrivare al dunque. E io mi diverto a tenerla sulle
spine.
Mi fa ridere questa cosa!
Quando mi vede entrare, secondo me, le scatta la ricerca
automatica delle domande già pronte e, quando arrivo alla
cassa, mentre passa la mia spesa davanti al lettore di barcode, ecco
che, con la sua nonchalance, attacca il discorso.
Oggi, addirittura, ero in
coda alla cassa e non era nemmeno il mio turno quando iniziò a dire
“Che bellissimi orecchini...”. Tanto è vero che mi sono guardata
attorno prima di rispondere, perché pensavo che ce l'avesse con la
signora che stava pagando.
Una volta, piuttosto che
stare zitta, ha fatto un commento sulla mia carta di credito.
- Oh signora, è
proprio lei! Non l'avevo riconosciuta sotto questo bellissimo
cappello... l'ho riconosciuta grazie alla sua carta di credito!
Come se la mia carta
avesse stampato sopra la foto.
E quando è andata in
confusione nel dare il resto ad una cliente?
Si era interessata ad un
discorso che stavo facendo con una conoscente ed è andata in tilt al
momento di ricevere il denaro.
Cara la mia signora
Fabrizia, io la ringrazio per i complimenti: questi orecchini
piacciono molto anche a me. Sebbene abbiano tanti anni, li indosso
sempre volentieri; stanno bene con tutto, con il bianco in estate e
con il nero in inverno. A loro sono legata perché custodiscono una
bellissima storia di quando ero ragazza e magari un giorno, se avremo
un po' di tempo, gliela racconto anche, questa storia. Però lei non
deve prenderla troppo larga quando vuole sapere qualcosa. Quando si
hanno bisogno delle informazioni, bisogna fare delle domande dirette,
altrimenti non si arriva mai al dunque. Oltre a fare delle brutte
figure, a volte si rischia anche il posto di lavoro!
Se lei mi chiedesse
l'età, io le risponderei senza troppi sotterfugi, perché non ho mai
avuto problemi nel diffonderla. Ma è anche vero che, se lei fosse
più diretta con me, io non mi farei ogni volta due piacevoli
risate!