(Foto Norino Canovi)
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Mentre leggo, appollaiata sul divano piccolo, sotto alla finestra del soggiorno (quello grande è occupato da Elzibaldo de Tonnis, il marchese…), improvvisamente uno starnuto mi pizzica il naso e lo espello quasi con un urlo (mi capita quando arrivano così inaspettati…). Elzy, acciambellato proprio di fronte a me, si spaventa, alza la testolina e mi guarda: un occhio aperto e l’altro chiuso a interrogarsi su così tanto frastuono. Eh sì, ho disturbato la sua quiete e malfidente mi guarda con i suoi occhioni socchiusi, due piccole lamelle gialle in un gomitolo di pelo grigio, e passato il momento critico, ritorna nel suo stato di sopore da buon gattone aristocratico, mentre io, divertita, riprendo a leggere (e a finire…) un libro che ho “divorato” in due giorni.
Un libro proprio adatto a questo periodo di rinascita primaverile, che mette la voglia di uscire in giardino a rovistare tra la nuda terra con nuove sementi. L’ho trovato in una libreria magentina mentre ero alla ricerca di libri di tutt’altro genere. Mi ha incuriosito il commento posto sulla prima copertina “Il racconto di un giardino: come trasformarlo in una delle più perfette gioie della vita”.
Il tempo è un albero che cresce è il primo libro di Luisa Pulcher, responsabile per tredici anni della biblioteca di Castagneto Po, prima di dedicarsi a un negozio di piante e collaborare con il Vivaio di Anna Peyron, famoso per la coltivazione di rose, ortensie e clematidi. Non è una storia, ma tante storie suddivise mese per mese dove l’autrice scrive episodi del proprio quotidiano in condivisione con l’amore per il proprio orto-giardino. È una lettura fresca, rilassante e divertente; non è un libro di giardinaggio, ma un buon maestro che invoglia a coltivare un piccolo giardino anche a chi, come me, manca il pollice verde, ma non il senso della bellezza esaminando la semplicità di un piccolo fiore.
Domani, secondo il mio amico Roberto, è probabile che piova. Siccome lui è un esperto in meteorologia, io lo promuovo a pieni voti, senza neanche mettere in discussione la sua teoria, consultando il mio sito preferito in materia. Domani, quindi, niente montagna; si pensava di andare a vedere le prime fioriture della stagione, senza salire troppo in quota per evitare la neve che per quest’anno se n’è già vista abbastanza. Invece, cambio di meta. Due le proposte per rimanere in tema Giardini&Co: a Cannero Riviera (VB) per l’inaugurazione del Parco degli Agrumi (mostra-mercato di agrumi, visite ai giardini, degustazione di tè agli agrumi ed escursioni sul lago); oppure a Pavia per la Festa di Primavera che inaugura l’apertura stagionale dell’Orto Botanico (visita gratuita accompagnata da un esperto).
Nella speranza che non sia pioggia battente!
Buon fine settimana.
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