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Foto tratta da Marie Claire Idées n°62 Settembre 2006 |
Questi piccoli personaggi appartengono al mondo dell’infanzia. Suscitano, nelle bambine di ieri, ricordi di un tempo, quando irremovibili volevano fare come la mamma.
Quando gli abbecedari
introducevano i bambini all’alfabeto, il tricottino
o caterinetta concedeva di avviarli a fare la maglia. Una maglia facile, un
cordoncino tubolare di lana, o di altri filati, che si poteva utilizzare successivamente
per la realizzazione di altri graziosi lavoretti.
Il tricottino è
un piccolo attrezzo costituito da un rocchetto di legno tornito, più raramente di
ceramica o di gesso, con un foro centrale, sormontato, prima, da quattro
chiodini, sostituiti, poi, da piccoli uncini, che servono per fissare il filo che
si lavora con un grosso ago simile a quello per la maglia, ma molto più corto
per facilitarne la presa. Con un incrocio di fili, si
ottiene un cordoncino tubolare, che esce dal foro centrale, con il quale si
possono realizzare braccialetti, portachiavi, ma anche tappeti e decorazioni secondo
la fantasia di chi è più esperto.
Il rocchetto è spesso proposto
nelle sembianze di personaggi popolari: il marinaio, il soldatino, la damina;
alcuni sono dei veri e propri capolavori e rappresentano personaggi famosi come
Charlot e Bécassine, la simpatica governante bretone, protagonista di mille
avventure dei fumetti femminili della Francia di inizio ‘900.
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Foto by Google |
Le
origini del tricotin, infatti, sono francesi, per l’esattezza sono state le Filatures de la Redoute che, nel 1924, ne
depositarono il nome “Tricoteuse”. Esportato poi nelle vicine zone confinanti
piemontesi, da commercianti di giocattoli di legno, prese il nome di catherinette - caterinetta,
vezzeggiativo di Caterina, e si pensa che derivi proprio da Santa Caterina di
Alessandria, protettrice appunto delle giovani sartine.
Oggi non se ne trova più di
questi simpatici attrezzini, se non che scovati nei mercatini di antiquariato;
sono stati rimpiazzati da apparecchi in plastica dove è sufficiente girare una
manovella per mettere in azione un meccanismo che fornisce lo stesso risultato.
Io ne ho trovato uno per caso, in una merceria molto fornita dove la commessa
non sapeva nemmeno cosa fosse; ha dovuto intervenire l’anziana titolare del
negozio che ne ha trovato uno in fondo ad un cassetto.
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Foto by Pirpy |
Può essere, però, che la scatola
del cucito della vostra nonna ne nasconda uno, più antico e più prezioso del
mio; il risultato comunque sarà lo stesso: un grazioso cordoncino tubolare di
tricottino, realizzato con pazienza, punto dopo punto e confezionato secondo i suggerimenti
della vostra creatività.
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Foto by Pirpy |
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Foto tratta da Marie Claire Idées n°62 Settembre 2006 |
ciao, trovo delizioso lavorare con il tricotin. Ora è tornato di moda. Complimenti per tuo blog!
RispondiEliminaGrazie! Anche a me piace molto e mi spiace un po' che non venga più insegnato ai bambini. Ciao!
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