Come si cambia

Cos’è quella cosa che ci fa cambiare idea e modo di pensare in poco tempo?

Mi piace credere che si chiami apertura. Apertura mentale o ampiezza di vedute: ecco, suona meglio.

Neanche tanto tempo fa, in un post dal titolo "Rosa...che noia" sparai a zero sul colore rosa, disprezzandolo in ogni sua declinazione, addirittura disapprovando i nomi propri che ne derivano e promovendolo solo addosso al personaggio della Pantera Rosa.

È proprio vero che nella vita non bisogna mai dire mai…

Mai un accessorio, mai un cosmetico, mai un capo d’abbigliamento color rosa. Mai essere così drastici.

Sto attraversando un momento sereno, brillante, ottimistico; roseo, per l’appunto, in tutti i sensi; e, rullo di tamburi, è un periodo in cui mi sento molto rosa cipria.

Cosa vuol dire? Vuol dire che ho scoperto che questo colore mi fa star bene, mi piace e mi piace avvolgermi in quel velo romantico che lascia attorno a sé. Da non confondere con il rosa antico e nemmeno il rosa confetto, che fa tanto Barbie da collezione.

Rosa antico

Rosa confetto

Mi guardo intorno e vengo rapita da tutto ciò che è di color rosa cipria: tessuti di  voile, seta, organza; pizzi romantici. Per non parlare di bordure floreali e acque profumate che evocano questo colore; fresche e leggere: ca va sans dire, all’acqua di rose.

Non sono mai stata una sdolcinata sognatrice; eppure… mi sento in fase di cambiamento. Ho cambiato anche rossetto, scegliendo un classico tra i classici che, a vedersi, sembrerebbe una sfumatura di marrone, ma, una volta steso, colora appena le labbra di una tonalità rosea naturale.

Lo scorso venerdì, tra le tante cose che avevo da fare, mi sono ritagliata un po’ di tempo per fare un giretto al mercato. Non ci vado spesso, perché so che, da una bancarella o dall’altra, trovo sempre qualcosa che mi piace e la regola numero uno per risparmiare è quella di evitare qualsiasi genere di shopping. Venerdì, però, sono uscita di casa preparata, con pochi soldi nel portafoglio (regola numero due: se non hai i soldi nel portafoglio, non puoi spenderli!).
Infatti…

L’ho vista da lontano, non le ho tolto gli occhi di dosso fino a quando, facendomi largo tra la gente, l’ho raggiunta. Ce n’erano tantissime, di colore e fantasie diverse da farmi perdere la bussola; ma lei eri lì che aspettava proprio me.

Una sciarpina di un tenue rosa a pois bianchi. Non propriamente piccoli, i pois, ma poco vistosi, perché il rosa è davvero tenue.

Che fare? Il prezzo era accessibile, ho fatto un breve inventario delle cose con cui l’avrei abbinata e, superati i tre articoli, ho deciso che quella sciarpina sarebbe stata l’ennesima MIA sciarpina.

Così è da venerdì che ce l’ho attorno al collo. L’ho abbinata alla camicia bianca, alla giacca blu, al giubbotto di jeans e alla maglietta nera; per non dire che penso di abbinarla al verde, al grigio perla e al turchese. Più di così… In realtà mi sto dando delle scusanti, perché se contassi tutte le sciarpine che ho nell’armadio (e fuori, perché non ci stanno più…), non ci sarebbe da stupirsi se, cucendole tutte insieme, riuscissi a coprire uno stadio!

E se vi dicessi che nemmeno i pois, una volta, mi erano tanto simpatici?  Vi giuro che è così e non so darmi una spiegazione. Capita…

Capita di cambiare idea, di cambiare modo di pensare, di cambiare giudizio verso certe convinzioni che non sono assolute. Capita, perché col tempo si cambia, e si cambia anche solo per il gusto di cambiare; perché ogni cambiamento ha il suo nugolo di fascino e la sua dose di mistero. Ogni cambiamento equivale a un tocco di novità che incuriosisce noi e chi ci sta attorno.

Si cambia per stare al passo coi tempi. Si cambia quando si ama. Si cambia per non soffrire. Si cambia per ricominciare. Lo diceva anche  una famosa canzone di Fiorella Mannoia.

Così cambio anch’io opinioni, a partire dal colore rosa. Non credo mi si vedrà mai in versione “Barbie super principessa” ma, come detto sopra, mai dire mai.