Questo caldo mi sbarella. I
giorni son passati lenti e senza idee per la testa.
Non che non sia accaduto
nulla, anzi: giorni lenti, ma ben pieni, passando tra una cena con le amiche al
concerto all’aperto a cantare a squarciagola; tra giornate al lago in cerca di fresco a
serate di chiacchiere con l’amica di sempre. Erano le idee ad essere un po’
confuse e la voglia di mettersi al pc, totalmente assente dai miei “preferiti”.
Ho snobbato i social, il mio blog, internet in generale e le mail che
arrivavano, le aprivo direttamente dal tablet. Accendere il pc, mi sembrava un
gesto da evitare come la peste: il solo brusio della ventola aggiungeva caldo al
caldo.
Ho trascorso questi giorni con la
canna da giardino sempre in attività. Gli zoccoli appena fuori dalla porta,
accanto all’annaffiatoio, ormai fanno parte dell’arredamento “en plein air” con
lo sdraio, il tavolino di legno e il dondolo che ormai usa solo Elzibaldo, per farci
delle lunghe dormite senza sosta, anche lui spossato dal caldo, sotto la sua
folta pelliccia felina.
Non che il caldo sia finito!
Anzi: quello che sta per arrivare, a detta dei meteorologi, sarà ancor peggio,
ma mi piace credere che la sua durata sia meno prolungata del precedente.
A casa mia non c’è l’aria
condizionata. Nelle ore più calde della giornata (ma quali sono le ore più
calde? A me sembra di essere sul punto di svenire a tutte le ore!) ci rifugiamo
in taverna che, essendo sotto il livello del suolo, è un ambiente piuttosto fresco;
purtroppo c’è poca luce e a volte mi sembra di essere in un bunker. Diciamo
che, sotto questo aspetto, questa taverna si presta più per passare le giornate
invernali; ma, in questo periodo, si sta davvero bene, quindi è tutto un gran
daffare tra scendere al fresco e salire alla luce del sole.
Ho preso anche le mie belle precauzioni contro
il caldo, come suggeriscono gli esperti; che poi, non è che ci voglia un
esperto a consigliarci come dobbiamo vestirci e cosa dobbiamo mangiare in
estate, uno ci arriva anche da solo.
Abiti non attillati, tessuti
leggeri, naturali e non sintetici; alimentazione a base di frutta e verdura,
molta acqua, integratori salini, docce tiepide. Nuovo taglio di capelli e l’uso
dell’olio essenziale di menta. Già… una novità.
Bastano un paio di gocce sul
palmo della mano da sfregare dietro la nuca, sulle tempie e sulle braccia per
sentirsi subito sollevati da quel senso opprimente, tipico di questo caldo
afoso; il bello è che questa sensazione,
piacevolissima, si propaga nel tempo consentendomi, specialmente di sera, di
addormentarmi tranquillamente, anche se la colonnina di mercurio non vuole
saperne di scendere.
Questo “trucchetto” me l’ha
insegnato una signora durante la Fiera della menta, a Piovà Massaia,
nell’astigiano, tenutasi lo scorso mese di giugno, quando già il primo caldo si
era fatto sentire. Da allora la boccetta di olio di menta è sempre con me, e consiglio
questo accorgimento a coloro che soffrono il caldo, facendo attenzione a non
avvicinarlo agli occhi e alle mucose.
Lo so che è estate, che se non fa
caldo adesso, quando lo deve fare…eccetera, eccetera… So anche che, tra qualche
mese, quando le belle giornate cederanno il passo a quelle più buie e fredde,
me ne pentirò (forse…) di questo denigrare; ma so anche, e me lo auguro, che,
prima del freddo, si passerà per un tiepido e colorato autunno.
Forse questa cosa l’avrò già
detta: io amo le mezze stagioni,
proprio quelle che, sembrerebbe, non esistano più. Per questo motivo lo dico e
lo ripeto all’infinito: Io amo le mezze
stagioni, come un manga contro gli spiriti cattivi del troppo caldo e del
troppo freddo. Chissà che le stagioni ritorneranno ad essere equiparate come
una volta!
anch'io amo le mezze stagioni...anzi io amo, adoro l'autunno, a dire il vero... bellissimo disegno complimenti!!! ma tu sei una donna dalle mille, e più, risorse! fantastica! baci
RispondiEliminaSai Robi, quando avevo più o meno 18 anni leggevo una rivista di moda che si chiamava LEI (credo che sia l'attuale Glamour) e c'erano degli articoli illustrati con dei disegni di donne con il collo lunghissimo. Mi piacevano alla follia e cominciai a scarabocchiarne qualcuno. Sono diventati un po' il mio passatempo, specialmente quando, in ufficio, al telefono, mi mettevano in attesa, con quelle musichette da luna park come sottofondo. Anche oggi i miei "pasticci" sono donnine dal collo lungo, riproduzione di "nasi" particolari, "maglie" di braccialetti e orologi e, ok, borse e scarpe. Solo schizzi, però, niente di serio, che spesso getto nel cestino della carta straccia! E, comunque, niente a che vedere con i tuoi che sono veramente dei piccoli capolavori!
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