In mezzo alla bufera, ieri sera, otto amici si mettevano in strada per raggiungere un famoso agriturismo nel Parco del Ticino. Inutile dire che fra loro c’ero anch’io.
A metà pomeriggio, ieri, stavo assaggiando una delle nuove tisane comperate a Bressanone, mentre riflettevo su cosa preparare per cena. Ero proprio a corto d’idee e dalla fantasia non emergeva niente di interessante. Pensavo di fare una crema di zucchine con dei crostini, ma per il secondo proprio non avevo idea.
All’improvviso squilla il telefono ed ecco il cacio sui maccheroni: un invito a cena. Oh! Cambiare programma ad una sera normale, non era mai stato così facile!
Ritrovo alle ore 20:30 alla Cascina Caremma di Besate. Tema della serata: “Ritorno alla vigna. Raccontare. Gustare. Scoprire. Incontrare.” Un ciclo di serate dedicate alla viticoltura delle terre del Ticino e di volta in volta, l’occasione di conoscere una Cantina diversa e i suoi vignaioli.
Nel frattempo, però, proprio mentre mi stavo preparando per la serata, è sceso il diluvio. Avevo scelto una mise al femminile, a partire dalle scarpe col tacco; non so perché, ma a volte mi faccio prendere da questi capricci. Ieri sera, però, ho dovuto accantonare questo vezzo per ovvi motivi…
Il tempo peggiorava sempre di più. Alcuni nuvoloni neri ben presto han rovesciato tutta la pioggia immaginabile e molta di più. Fulmini, tuoni e raffiche di vento si accanivano su tutto lasciando in giro l’inverosimile: vasi rovesciati , foglie triturate, rami rotti, alberi piegati, sembrava l’apocalisse.
Mi sono barricata in casa e intanto pensavo se fosse il caso di mettersi in strada. Pian piano la portata della pioggia diminuì, ma non quella del vento che in un batter d’occhio abbassò la temperatura di dieci gradi. Era il caso di optare per un abbigliamento decisamente più confortevole! Jeans e giacca impermeabile. Con quel tempo avrei sfidato chiunque ad uscire diversamente.
Per la strada, il tempo proprio non voleva saperne di migliorare e siamo arrivati a Besate che la serata era già iniziata. C’è stata un’introduzione sul metodo di coltivazione della vigna in terra di pianura, seguita dalla degustazione di alcuni vini associata a quella di salumi e pani nostrani. Dalla cantina della cascina siamo passati alla sala grande dove è stata servita una splendida cena. Dopo i numerosi antipasti e i primi piatti (un risotto con radicchio, provola e Sangue di Giuda degno dei migliori palati e delle buonissime tagliatelle con ragù di cinghiale), è stata fatta una pausa prevista per la compilazione di un questionario in seguito al riconoscimento di alcune fragranze. Una pausa interessante e divertente con l’attenuante di far conoscere meglio la Cantina Vinicola ospite della serata.
La cena si è protratta fin quasi mezzanotte in un caldo clima amichevole. Chi conosce la Cascina Caremma sa che l’ambiente è ingentilito dal personale sempre attento alle esigenze del cliente, in un atmosfera semplice ed accogliente, come lo erano le vecchie cucine di campagna.
E poi, chi l’avrebbe detto che mi sarei aggiudicata uno dei due premi in palio per le miglior risposte al questionario?
(Cascina Caremma, Agriturismo, Azienda Agricola, Nature SPA e Centro Benessere, organizza tutti i giovedì, fino al 28 novembre, serate come quella di ieri. Clicca QUI per il programma e per visitare il sito web)
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