“Perché ti meravigli tanto se viaggiando ti sei annoiato?
Portandoti dietro te stesso hai finito col viaggiare proprio
con quell'individuo dal quale volevi fuggire.”
(Socrate)
“…Il viaggio è un’esperienza personale, ma non necessariamente una prova individuale in cui dimostrare le proprie doti di autonomia. La scelta fra viaggio solitario o di gruppo dipende dal paese e dal percorso, oltre che dai gusti e dalle possibilità di ciascuno ed entrambe le scelte comportano vantaggi e svantaggi.
Muoversi da soli è più faticoso, ma in cambio permette una maggiore libertà, aiuta a conoscersi e spinge a relazionarsi all’esterno. Il gruppo da un lato offre sicurezza, dall’altro richiede reciproca tolleranza. Soprattutto non è necessariamente sinonimo di isolamento alla realtà del luogo se si mantengono curiosità e autonomia. Inoltre, abituati come siamo in una società dove si vive isolati nella folla e da estranei nello stesso caseggiato, il viaggio in gruppo può far nascere rapporti veri e non necessariamente effimeri, può far riscoprire valori come condivisione, solidarietà e confronto.
Può trasformarsi in un’avventura umana dentro l’avventura del viaggio”
Anna Maspero – A come Avventura. Saggi sull’arte del viaggiare
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