Qualche tempo fa, correva la notizia della sparizione dei nanetti da giardino. Non so quale sia stato il vero motivo di tanto subbuglio, ma mi piace credere che a qualcuno non andasse a genio il fatto che, uno dei nanetti di Biancaneve, si trovasse a sorridere in un giardino sconosciuto.
Forse, l’ideatore dei suddetti rapimenti, avrà provato pietà per i nanetti come io, oggi, provo pietà per quei poveri Babbi Natale appesi qua e là, in ogni dove.
Certo, quando per la prima volta vidi un Babbo Natale Arrampicatore, sul camino di una casa, nel tentativo di entrarvi, anch’io mi divertii e trovai l’idea carina e simpatica. Poi, però, col passare degli anni, vedendo questi poveri pupazzi, stancamente appesi dappertutto, quella che era stata una piacevole novità è diventata una pacchiana idiozia. Ho l'impressione che adesso questi babbi vengano appesi giusto perchè ormai sono stati spesi dei soldi e visto che un chiodo è stato piantato per sorreggerli, va bene così... Senza alcuna cura, che facciano la loro meschina figura, così, tanto ci sono...
Ce n’è uno sulla mia strada che è appeso per la testa ad un ramo di un grande ulivo. Voglio credere che non sia stato messo volutamente nella posizione dell'impiccato, in segno di protesta; ma che sia stato un colpo di vento a ridurlo così, anche se ne dubito, dal momento che, ormai, sono quattro giorni che pende dal ramo. A parte che, la favola non fa riferimento ad un Babbo Natale appollaiato su di un albero... quindi, mi chiedo, che bisogno c'è di trascinare nel ridicolo una bellissima figura come quella di Babbo Natale. Già col passare degli anni la favola della Magica Notte è stata cambiata: prima era Gesù Bambino che distribuiva i doni e oggi si limita a benedire il lavoro di un omone vestito di rosso venuto dal Nord. Lasciamo ai bambini il diritto di sognare senza creare troppa confusione. Cosa faremo quando nemmeno loro sapranno più spalancare gli occhi di sorpresa, perché un nostro gesto avrà loro annullato la fantasia?
Quasi-quasi, aspetto che faccia buio e questa sera vado a soccorrere Babbo Natale!
Ci sarebbe da salvare tutto l'insieme dellaFesta della Natività che, coi tempi che corrono, tra qualche anno non ci sarà più in giro nemmeno un Presepe, perché la globalizzazione si sarà portato via anche quello. Qui, con la scusa che ogni Paese deve saper ospitare chiunque, le tradizioni, per rispetto di chi non le conosce, andranno a farsi friggere. Cerchiamo di distinguerci per quello che siamo, per non diventare pecore di un anonimo gregge, non ci vuole molto, basta essere coerenti ai valori che già abbiamo dentro di noi, senza sconvolgerci troppo la vita.
Ce n’è uno sulla mia strada che è appeso per la testa ad un ramo di un grande ulivo. Voglio credere che non sia stato messo volutamente nella posizione dell'impiccato, in segno di protesta; ma che sia stato un colpo di vento a ridurlo così, anche se ne dubito, dal momento che, ormai, sono quattro giorni che pende dal ramo. A parte che, la favola non fa riferimento ad un Babbo Natale appollaiato su di un albero... quindi, mi chiedo, che bisogno c'è di trascinare nel ridicolo una bellissima figura come quella di Babbo Natale. Già col passare degli anni la favola della Magica Notte è stata cambiata: prima era Gesù Bambino che distribuiva i doni e oggi si limita a benedire il lavoro di un omone vestito di rosso venuto dal Nord. Lasciamo ai bambini il diritto di sognare senza creare troppa confusione. Cosa faremo quando nemmeno loro sapranno più spalancare gli occhi di sorpresa, perché un nostro gesto avrà loro annullato la fantasia?
Quasi-quasi, aspetto che faccia buio e questa sera vado a soccorrere Babbo Natale!
Ci sarebbe da salvare tutto l'insieme della
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