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Foto di Giovanni Fonio |
Gio è ritornato dal suo viaggio.
Ormai è una costante che ogni anno si prenda del tempo per sé da dedicare a un
trekking o a un percorso in bici. Ad ogni suo ritorno, mi piace ascoltare le sue
esperienze, e qual è il modo migliore per festeggiare il SUO rientro se non che
trovarsi davanti al MIO dolce preferito?
Gio ha tante cose da raccontare.
Già all’aeroporto sono iniziati i primi resoconti e andrà avanti così non si sa
per quanto tempo. Le sue narrazioni iniziano sempre con qualche particolare che
gli viene in mente per caso e poi si allargano fino a descriverne i dettagli
più piccoli. È ancora troppo presto, però, perché entri in questa fase. Il suo
raccontare è come il lavoro dello scrittore: prima mette giù una stesura breve
in cui racconta la trama della storia, poi l’arricchisce con le sfumature. E io
aspetto proprio quel momento lì, perché è quello che mi affascina di più.
Intanto assaggiamo il mio dolce
preferito: il clafoutis alle fragole, un dolce di cui ne sono vergognosamente
golosa. Lo preparo con le fragole, le ciliegie, le pesche, con la frutta
sciropposa in generale e mi piace in ogni sua variante. È facile, poco
impegnativo, il suo sapore è quello dell’estate, che ancora non è decollata, ma
c'è tempo...
Questa ricetta è della mia amica Roberta
Sapino, curatrice del blog “LeChat Egoiste”, nonché illustratrice e redattrice della rubrica “In
mansarda con LaRoby” su “Fiorfiore
in cucina”, rivista mensile con diffusione limitata ai punti vendita Coop.
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Illustrazione di Roberta Sapino |
“Lavate, asciugate e tagliate le
fragole a metà. Sbattete le uova con lo zucchero, poi aggiungete la farina
setacciata e mescolate bene. Unite a filo il latte e la panna, sempre
mescolando, e aggiungete l'essenza di vaniglia. Ungete con un po' di burro una
pirofila da forno o una padella di ghisa adatta al forno, disponete le fragole
sul fondo, poi versatevi sopra il composto. Cuocete per 40 minuti circa a 180°C, fino a quando la
superficie comincerà a diventare dorata. Una volta raffreddato, il vostro
clafoutis potrà essere spolverizzato generosamente con zucchero a velo.”
Divorato questo clafoutis dovrò
preparare qualcosa che prenda per la gola il narratore e, forse, non sarò così
brava, perché la crostata alla ricotta, il suo dolce preferito,
non mi è mai entrata in simpatia, tant’è che devo mettermi alla ricerca di una
ricetta golosa, facile e poco impegnativa.
CERCASI CONSIGLI DISPERATAMENTE.
Favoloso il tuo clafoutis reso ancora più buono dai racconti di Gio ... Sono queste le differenza che rendono speciali i nostri piatti: la condivisione con chi amiamo. Un grande abbraccio
RispondiEliminaHai proprio ragione Robi!
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