La Pirpy Bag

Foto by Pirpy

Pirpy è uno dei miei soprannomi. Pochi lo conoscono, dopo questo post, diventerà famoso e, magari, anch'io.

Per tutti sono la Mari (non Mery...); per il più piccolo dei miei cugini, invece, io sono La Pirpy.

È il risultato di un'evoluzione che, iniziata con Pippi, come Pippi Calzelunghe, anche se con il personaggio non ho mai avuto nulla in comune, si è poi trasformata negli anni adolescenziali in quello che tuttora è il nomignolo che utilizzo per siglare tutto ciò che è handmade by me.

Fatta questa premessa, vi presento La Pirpy Bag.

Questa borsa era da qualche tempo“tra le cose da fare”, ma non trovavo il momento giusto per concretizzare l'idea. Queste due giornate marzoline sono state efficaci: due giorni, due borse.

È o non è passione, questa?

È capitato ieri di svegliarmi molto presto, ben prima della sveglia, e di avere un'idea in testa; chissà, forse l'avrò sognata, negli ultimi tempi, i miei sogni, sono un groviglio di situazioni strane: non ci sarebbe nulla di bizzarro sognare una borsa...è un sogno che mi si propone anche ad occhi aperti!

Mi sono messa all'opera di prima mattina. Ho utilizzato un modello proposto per una borsa all'uncinetto, formata da 17 “mattonelle” quadrate disposte a rombo.

Foto by Pinterest

Mi piaceva, però, l'idea di realizzare una borsa della stessa forma, ma di canvas; quindi su un foglio di carta velina per modelli, ho riportato i 17 quadrati della misura di cm 15 X 15. Non ho trovato alcuna difficoltà per assemblarla, certo bisogna avere dimestichezza con la macchina da cucire, tutto qui. I manici li ho bloccati con quattro borchiette e per questa operazione è intervenuto il babbo, perché avrò una certa confidenza con la macchina da cucire, ma non con il martello. Alla fine ho foderato la borsa con un tessuto più leggero, ma ben “battuto”, di colore marrone.

Foto by Pirpy

Che dire del risultato? Io sono soddisfatta e ho promosso questa borsa come "la mia summer bag".

...E l'altra? Beh, quella sarà il tema di uno dei prossimi post.