Mi piace nell’arco della
giornata, ritagliarmi un po’ di tempo solo per me.
A volte leggo, altre scrivo,
altre ancora mi faccio la minicure, un impacco ai capelli, oppure guardo un bel
film.
Ultimamente ho ripreso a fare un po’
di attività fisica, perché sento di spazzare via, così, le nuvole della
tristezza e, béh sì, anche perché mi
sono un po’ incicciolita proprio in
quel punto che determina l’età della silhouette di una donna. Il fatto è che,
in previsione delle vacanze al mare, mi si sta formando una specie di
salvagente intorno al punto vita; io insisto col dire che non ho bisogno della
ciambella di salvataggio, ma pare che, con l’età, sia un optional d’obbligo.
Siccome mi incaponisco a non volerlo, eccomi con un bel programmino anticiccia,
antistress, antietà e anti-tutto-quel-che-si-vuole. Dopotutto mi basta un’ora per sentirmi già meglio.
Gioca a mio favore l’estate
fresca di quest’anno; un’estate che fatica ad ingranare, sembra già autunno! Ragione
per la quale, alcune mattine, svegliandomi
presto, mi sento di battere la fiacca e spesso sono più invogliata a starmene
sotto le lenzuola che alzarmi a far qualcosa di utile.
E così non va bene.
Proprio una di quelle mattine di
tempo grigio, mi sono svegliata, ho lanciato uno sguardo verso la finestra,
appurato che non stesse ancora piovendo, ho fatto in là le lenzuola, mi sono
seduta sul letto e mi sono detta: “Mari, oggi si inizia…”
In fondo per iniziare un
programma di attività fisica non ci vuole molto: una maglietta, dei calzoncini,
un paio di scarpe adatte e soprattutto tanta forza di volontà: per raggiungere
l’obiettivo, qualsiasi genere di obiettivo, non bisogna fare altro che iniziare
a darsi da fare!
Così esco di casa al mattino
presto. Le cuffiette alle orecchie con una buona musica che mette solo voglia
di correre. E corro. Corro fino a quando il fiatone prende il sopravvento
(praticamente dopo un minuto e mezzo…J); quindi cammino
veloce per recuperare e poi via, ancora di corsa. Per i primi giorni mi
accontento di ripetere una decina di volte questa corsa alternata alla
camminata, poi migliorerò. Spero. L’obiettivo è di correre almeno un’ora di
filata. Sarà un programma lungo e faticoso, ma ce la farò.
Quando rientro a casa faccio
alcuni esercizi per gli addominali, la schiena e le braccia; un po’ di
stretching e poi una doccia rinfrescante e, credetemi, affrontare la giornata
non è più pesante come prima. Certo i primi giorni si sente un po’ di
indolenzimento alle articolazioni, ma poi passa.
Volete mettere i benefici che si
hanno in cambio di un’oretta di fatica? Io ho deciso di raggiungere il mio
obiettivo e una volta raggiunto, ce ne sarà certamente un altro ad aspettarmi!
E adesso…divano, musica e un bel
libro!
(Clicca qui per ascoltare un brano tra i miei preferiti - "Home" Simply Red)