Dopo tre giorni senza voce, oggi
sono andata dal medico, speranzosa in qualche miracoloso medicinale che
mettesse fine al mio silenzio. Ma il mio dottore si vede che, invece del
prontuario farmaceutico, dispone del “Quaderno dei rimedi della nonna” perché
ancora una volta, a fronte dello stesso problema, non mi ha prescritto alcun
medicinale, ma una soluzione alternativa: i suffumigi con il bicarbonato.
Ora. Mi sta bene limitare
l’assunzione di medicinali al minimo indispensabile, ma io vorrei mettere fine
a questa dannata influenza il più presto possibile.
E poi, io, i “fumini” li odio.
Per una questione di messa in piega.
Tutti sappiamo l’effetto dei
suffumigi, giusto? Sono ottimi perché decongestionano le vie respiratorie e fanno passare in fretta i sintomi del raffreddore...
Ma i capelli?
Vogliamo parlare dell’effetto dei suffumigi sui capelli?
Allora: per una migliore
efficacia è consigliato di coprire il capo con un asciugamano per evitare la
dispersione del vapore; ma avete presente
la coalizione asciugamano + vapore sui capelli? Il risultato non
potrà che essere questo…
Pertanto mi prendo una pausa da
tutto. Una pausa forzata. Non che sia il momento adatto, con tutto quel che ho
da fare da qui al 6 giugno; ma ho forse un’altra soluzione? L’influenza fuori
stagione, è come il sale nel caffè o lo zucchero sull’insalata…sgradevole! Volete
mettere una bella influenza in pieno inverno, quando fuori è sottozero e magari
nevica? Non è mica come il mese di maggio che si percepisce il caldo e non si
sa se è la febbre che sale o l’estate che avanza...
Quindi, fino a quando non avrò
finito coi fumini non esco di casa e delego la spesa a qualche volenteroso preso
da pietà. Se suona il campanello, non rispondo perché, senza voce, cosa
rispondo a fare? Idem se squilla il telefono. E se la vicina mi chiama, come di
sua regola, dalla finestra? Ok, mi affaccio dalla mia e con un sorriso a
millecinquecento denti le faccio un segnale di fum(in)o!